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Cronaca

Spacciatore a 14 anni scovato dalla Squadra Mobile e affidato alla madre

E' stato un venerdì 7 luglio di intenso lavoro quello operato dagli investigatori della Questura che oltre a denunciare il minorenne, hanno messo le manette ai polsi a due tunisini pizzicati con la sostanza stupefacente

La piaga della droga a Padova e provincia non conosce crisi. Si moltiplicano le situazioni di spaccio. Si abbassa l'età media di assuntori, ma anche di coloro che vendono la sostanza stupefacente. Ieri, venerdì 7 luglio, nella rete degli investigatori della Questura è finito anche un quattordicenne italiano, che ha macchiato la propria fedina penale con la prima denuncia. 

Il minorenne a Chiesanuova

In via Chiesanuova i poliziotti venerdì pomeriggio hanno riconosciuto un ragazzo italiano minorenne già notato nei giorni scorsi mantenere un comportamento equivoco in zona. Ad un tratto gli agenti hanno visto un'auto arrivare vicino al giovane. L'automobilista gli ha passato 40 euro in cambio di un involucro di nylon che il ragazzo gli ha passato dal finestrino. I poliziotti sono usciti allo scoperto bloccando entrambi. Nell'involucro c'era mezzo grammi di cocaina. La successiva perquisizione domiciliare nella casa dove il piccolo pusher vive con la mamma, sono stati rinvenuti quattro pezzi di hashish per complessivi 100 grammi. Per lui, appena quattordici anni, è scattata la prima denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Terminati gli atti il ragazzo è stato riaffidato alla madre.

La padovana al volante in cerca di sballo

In manette nella zona della Guizza è finito un tunisino di 25 anni. La pattuglia della Squadra Mobile l'ha notato, proprio al confine con Albignasego, cedere una dose di cocaina ad una donna padovana di 33 anni che transitava in automobile. La donna è stata segnalata alla Prefettura in qualità di assuntrice e le è stata contestualmente ritirata la patente di guida. Per il nordafricano, da poco giunto in Italia, è scattato l'arresto per detenzione a fini di spaccio. 

Il pusher al lavoro

Il secondo arresto di ieri ha visto finire nei guai sempre un tunisino di 30 anni. Si tratta di un volto noto alle forze dell'ordine. Gli agenti l'hanno sorpreso nella zona della facoltà di Matematica al Portello mentre, accucciato a terra in un angolo isolato, stava confezionando dosi di sostanza stupefacente da spacciare nell'area dell'università. La polizia l'ha sorpreso proprio mentre strappava frammenti di buste di nylon che gli sarebbero serviti per confezionare le dosi di cocaina e che avrebbe sigillato scaldandoli con l'accendino che teneva in mano. Stiamo parlando di tre grammi di cocaina da cui avrebbe ricavato sei dosi da vendere a 50 euro l'una, oltre a sei grammi di eroina in polvere. 

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