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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

«Siamo di fronte a due eroi, solo una parola: grazie»

Oggi 31 luglio il ministro Elisabetta Casellati, accompagnata dal prefetto Francesco Messina si è recata in ospedale a Padova dove ha incontrato il vicebrigadiere Marco Scuderi investito il 15 luglio da uno stalker e il collega del Radiomobile che di fatto gli ha salvato la vita

Il ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa Elisabetta Casellati oggi 31 luglio accompagnata dal prefetto Francesco Messina si è recata in ospedale a Padova a salutare e a portare la vicinanza dello Stato al vicebrigadiere Marco Scuderi vittima della violenza di uno stalker che non ha esitato ad investirlo con la sua auto prima di essere freddato da un collega quando ha tentato con un coltello di finirlo. Nell'occasione ha presenziato anche il colonnello Michele Cucuglielli, comandante provinciale dell'Arma che fin dal primo momento si è messo a disposizione del militare rimasto ferito e del collega che ha premuto il grilletto per salvarlo da morte certa. Durante la visita in ospedale il ministro ha incontrato entrambi i carabinieri e ha avuto per loro parole di massima stima, vicinanza e ringraziamento.

«Dobbiamo dire grazie a questi due eroi»

Elisabetta Casellati: «Le prime parole che mi ha detto il vicebrigadiere Scuderi sono state: "Ministro io non mollo". Parole cariche di significato che rendono l'idea di come i tutori dell'ordine vivano il loro lavoro come una missione a tutela della sicurezza della collettività. Ha subito tre delicate operazioni, non è ancora pronto per mettersi in piedi, ma ha voluto farmi capire che quanto prima vorrà tornare ad indossare la sua divisa». Il ministro ha speso un pensiero anche per il carabiniere che è stato costretto a sparare: «Ha salvato la vita di un collega, molto probabilmente ha scongiurato un altro femminicidio. Lo Stato è con lui e non smetterà mai di ringraziare questi ragazzi che ogni giorno si spendono per garantire una nazione più sicura. Senza questi ragazzi, senza le forze dell'ordine, Padova non sarebbe sicura». Il ministro ha concluso: «Siamo di fronte a due eroi, a cui dobbiamo dire solo una parola: grazie».

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