Le rubano la bicicletta, la ritrova in vendita in un negozio di articoli usati

Si accende un riflettore sui furti delle biciclette. Queste sono facili da rubare, basta infatti qualche attrezzo da scasso e il gioco è fatto. Per molti ciclisti però non si tratta solo di un mezzo di trasporto, per qualcuno è anche l’unico, per altri  ha valore affettivo al di sopra di quello oggettivo. Sta di fatto che l’allarme furti delle biciclette, che a volte sfocia in  vere e proprie rapine, resta alto e i carabinieri stanno effettuando servizi mirati tesi a frenare anche questo fenomeno predatorio.

La sorpresa a fine turno

Nella tarda serata di ieri 14 gennaio in piazza Mazzini a Padova i carabinieri del Radiomobile sono intervenuti su richiesta di un cittadino a cui era stata rubata la bicicletta. Questi infatti, al termine del suo turno di lavoro, ha avuto l’amara sorpresa di non trovare più il suo mezzo di locomozione. L’aveva assicurato con un lucchetto alla rastrelliera in prossimità del locale in cui stava lavorando e nell’andare a riprenderla per tornare a casa ha trovato solo la catena. Dopo un primo momento di sconforto, ha visto dall’altra parte della strada due uomini che si stavano allontanando a piedi proprio con il suo velocipede. Senza esitare ha chiesto al suo collega di prestargli la sua di bicicletta per raggiungere i due malviventi a cui ha chiesto la restituzione del maltolto. Uno di essi a  quel punto gli ha chiesto la somma di 20 euro per la sua restituzione e al rifiuto della vittima lo ha malmenato e gli ha sottratto il telefono per impedirgli di chiamare i carabinieri. Grazie a dei passanti che hanno raccolto la sua richiesta d’aiuto, è arrivata la segnalazione al 112. Una pattuglia è intervenuta immediatamente fermando il 32enne senegalese che è stato quindi arrestato per tentata estorsione e concorso in rapina, mentre l’altro si è dileguato facendo perdere le sue tracce. L’uomo, che ha alle spalle diversi precedenti per reati contro il patrimonio è stato arrestato e accompagnato in carcere come disposto dal pubblico ministero. 

Il padre riconosce il velocipede del figlio

Sempre a Padova, i carabinieri della sezione Radiomobile hanno denunciato in stato di libertà per rapina un tunisino 46enne residente a Padova. Il 4 gennaio la vittima, un 23enne marocchino, in via Dini è stato aggredito e gli è stata sottratta la sua bici. La vittima ha formalizzato regolare denuncia ai carabinieri. Dieci giorni dopo, il 14 gennaio, transitando lungo corso del Popolo, il padre della vittima ha riconosciuto la bicicletta del figlio inforcata da un uomo. Il genitore ha quindi chiamato subito il 112 che ha mandato una pattuglia sul posto e nel frattempo ha inviato la foto dell’utilizzatore del mezzo rubato al figlio che lo ha riconosciuto come colui che lo ha rapinato. I carabinieri hanno raccolto la testimonianza del padre e hanno fermato l’uomo che senza alcuna opposizione ha ammesso le proprie responsabilità. Questi è conosciuto alle forze dell’ordine per reati contro la persona e patrimonio e dovrà rispondere all'autorità giudiziaria di Padova del suo gesto. 

La bici rivenduta in un negozio

In cintura Sud del capoluogo, ieri 15 gennaio, i carabinieri, sono intervenuti in un negozio di usato dove una donna, che lo scorso agosto ha denunciato il furto della sua bicicletta, l’ha ritrovata lì in vendita. Dopo varie ricerche la vittima l’ha riconosciuta su un noto sito online di compravendita di usato, risalendo al negozio dove era disponibile la bicicletta. Dagli accertamenti è emerso che il titolare ha ricevuto in conto vendita il velocipede da un 34enne del luogo, che successivamente, alla richiesta 
dei militari, ha ammesso di avere rubato la bicicletta e pertanto  è stato denunciato  per furto. Il negoziante  dovrà comunque rispondere del reato  di ricettazione. La bicicletta è stata restituita alla proprietaria.