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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

«La celebrazione odierna è dedicata alla memoria di Domenico Zorzino»

In occasione della Festa della Polizia, con un discorso carico di umanità il questore Antonio Sbordone ha voluto ricordare l'assistente capo morto ad Anguillara nelle acque del Gorzone

«La celebrazione odierna della “Festa della Polizia” è dedicata alla memoria dell’assistente capo coordinatore Domenico Zorzino». Con queste parole cariche di significato e di emozione, il questore di Padova Antonio Sbordone ha presentato il 171. compleanno della Polizia di Stato. Un discorso lineare in cui il numero uno della polizia padovana a sviscerato i vari ambiti in cui i suoi "ragazzi" ogni giorno sono impegnati, con un unico grande obiettivo: tutelare la sicurezza della collettività. Un discorso condito da scroscianti applausi. 

Il discorso

«È mio dovere illustrare - ha detto Sbordone - il bilancio dell’anno trascorso per la Polizia di Stato e per la sicurezza nella provincia di Padova. Credo che siano stati  raggiunti risultati importanti, in tutti i comparti, dalla prevenzione alla repressione dei reati. Nell’ambito della prevenzione inserisco, accanto alla fondamentale attività di controllo del territorio, assicurata attraverso servizi ordinari e straordinari, anche tutte le misure adottate su istruttoria della Divisione Anticrimine quali i Daspo, i Daspo urbani e quelli relativi allo spaccio di stupefacenti, nonché gli ammonimenti per violenza domestica e per atti persecutori. Sono tutti strumenti via via previsti dal legislatore che, aggiungendosi agli avvisi orali e ai fogli di via e alle altre misure di competenza del questore, delineano un quadro di strumenti per la prevenzione di grande efficacia. E nell’ambito delle attività volte a prevenire reati e turbative inserisco anche i provvedimenti di sospensione dell’attività di esercizi   pubblici previsti con provvedimento ex art. 100 Tulps che anche quest’anno abbiamo emesso in numeri consistenti». 

Droga

Una piaga sociale su cui il questore è stato chiaro: «Siamo  impegnati  in  un’attività di contrasto incisiva ed incessante, che riguarda sia il piccolo spaccio che il traffico.   Abbiamo conseguito risultati straordinari. Sarebbe veramente auspicabile che la lotta fosse concepita e condotta in modo totale e sinergico, contro chi la vende ma anche contro chi la compra, individuando percorsi di sensibilizzazione e di recupero.  Avviando inoltre una seria campagna informativa contro l’uso di stupefacenti che coinvolga tutti gli attori sociali, a cominciare dalle famiglie».

Ufficio Immigrazione e Passaporti

«L’ufficio Immigrazione si trova ad essere il Front Office di una marea crescente di cittadini extracomunitari ed applica procedure non semplici con competenza e   dedizione ma anche, perché evidentemente lo ritengo un valore aggiunto, con gentilezza. E merita una riflessione anche l’attività dell’Ufficio Passaporti. Ho ricevuto lamentele e accuse ai limiti dell’insulto. La realtà è che dopo la “ferma” dovuta alle restrizioni connesse alla pandemia, ci siamo trovati di fronte ad un numero di   istanze quasi triplicato. Mi chiedo quale amministrazione pubblica non avrebbe incontrato difficoltà. Siamo sulla strada giusta e posso dire che tra qualche mese l’emergenza sarà alle nostre spalle». 

Ordine pubblico

«È stato un anno impegnativo per la gestione, sotto il profilo dell’ordine pubblico, delle manifestazioni di piazza, dei pubblici spettacoli e delle criticità connesse alla presenza di giovani e giovanissimi in alcune aree urbane, presenza che impatta talvolta in modo problematico sulla quotidianità dei residenti. Devo ringraziare, ma non solo per questo, l’Ufficio di Gabinetto e tutto l’apparato logistico della Questura, composto da Dirigenti e personale di prim’ordine, che hanno assicurato un’organizzazione competente, seria, professionale dei servizi a cui hanno partecipato naturalmente, in primo luogo l’Arma dei Carabinieri ma anche personale della   Guardia di Finanza, della Digos e della Polizia Penitenziaria».

Piazza Gasparotto

«Piazza Gasparotto è un esperimento e una scommessa bellissima, che può aprire la strada ad altre esperienze simili e va, secondo me, nella direzione giusta. Un ufficio   di Polizia nella sede dei servizi sociali del Comune. Un ufficio di polizia composto da poliziotti di quartiere, per missione votati alla prossimità, che si relaziona con i residenti, con tutti i frequentatori di una zona cittadina “critica” e con le associazioni impegnate in un progetto di rigenerazione urbana per conseguire obbiettivi comuni». 

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