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Cronaca

Filippo ha aggredito Giulia: il "film" ripreso dall'occhio elettronico di Dior

Oggi 17 novembre è giunta una svolta forse decisiva sul "giallo" della sparizione dei due fidanzati di Vigonovo e Torreglia. In via Quinta strada nel piccolo comune del Veneziano le telecamere della nota azienda di moda hanno immortalato gli attimi in cui l'ex ha colpito la ragazza

Pochi minuti dopo la notizia che la Procura di Venezia ha iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di tentato omicidio Filippo Turetta giunge la notizia oggi 17 novembre che potrebbe far prendere una piega decisiva al "giallo" della scomparsa dei due ex fidanzati ventiduenni, Filippo e Giulia Cecchettin. Nelle immagini della videosorveglianza della Christian Dior di Vigonovo in via Quinta Strada, dove nell'immediatezza dei fatti gli investigatori hanno rinvenuto tracce di sangue compatibili con quelle di un umano, è rimasta immortalata un'accesa discussione tra i due coetanei, durante la quale Filippo avrebbe aggredito la ex. Non è chiaro al momento fin dove si sia spinta l'aggressione e quali conseguenze abbia lasciato sul corpo della ragazza, ma questa preziosa evoluzione del caso, fa ipotizzare che il ragazzo di Torreglia si sia allontanato dal Veneziano dopo aver combinato qualcosa di grave. Il pubblico ministero della Procura di Venezia, Andrea Petroni nelle prossime ore nominerà un esperto che dovrà analizzare le tracce di sangue, i capelli e lo scotch rinvenuti in via Quinta Strada. Obiettivo è capire se quelle preziose tracce siano riconducibili a Giulia. 

Cosa aveva detto la Procura pochi minuti fa

«L'iscrizione sul registro degli indagati - ha reso noto la Procura - è funzionale anche a consentire attività necessarie e irripetibili: per non lasciare inesplorato alcuno spunto investigativo, infatti, sono state disposte alcune perquisizioni che hanno avuto corso nella mattinata odierna 17 novembre».

Ricerche a tutto campo

In una drammatica lotta contro il tempo con l'imperativo di ritrovare in vita i due ventiduenni, le ricerche delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco e dei volontari, non trascurano alcuna ipotesi. Nelle ultime ore si è lavorato anche nel lago di Barcis in provincia di Pordenone. Qui i sommozzatori dei vigili del fuoco stanno scandagliando ogni centimetro delle sponde vicino alle aree arginali. Si è arrivati fino al lago nel territorio di Pordenone da spunti informatici legati al sistema "Targa System" che hanno accertato il passaggio della Fiat Grande Punto di Turetta nella strada pedemontana nel tratto di Caneva, vicino alla diga del Vajont, Polcenigo e in un secondo momento nell'area di Piancavallo. 

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