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Cronaca Via Roma

Baby ladre tradite dal video della refurtiva: il colpo ha fruttato 10mila euro

Venerdì 21 luglio due nomadi di 16 e 23 anni con l'ausilio di una scheda telefonica hanno aperto la porta blindata di un appartamento di via Roma, poi hanno saccheggiato contante e monili in oro. Il loro errore è stato immortalare con lo smartphone il bottino

Il furto in appartamento aveva fruttato un piccolo "tesoretto", poi però qualcosa non è andato per il verso giusto e i due responsabili del saccheggio sono stati identificati dalla Polizia. Gli agenti della sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile di Padova, con il coordinamento della Procura della Repubblica del tribunale dei Minorenni di Venezia, ha denunciato una donna serba di 23 anni e una sedicenne croata. Secondo l'accusa sarebbero gravemente indiziate di aver consumato il 21 luglio pomeriggio in via Roma in pieno centro a Padova un furto in appartamento. Il colpo ha fruttato monili, orologi e denaro contante per un bottino complessivo di 10mila euro. 

Le indagini

Il sopralluogo di furto è stato immediato. La Polizia ha appreso che la vittima aveva lasciato la casa incustodita per poche decine di minuti. Tanto è bastato per consentire alle due giovani ladri di fare irruzione. La porta blindata, priva di mandate, è stata aperta probabilmente con una scheda telefonica. Gli agenti della Squadra Mobile hanno a quel punto visionato le immagini riprese da alcune telecamere della zona individuando due donne sospette, notate giungere nei pressi dell’abitazione, accedere dal portone principale e poi, a furto ultimato, uscire dallo stesso ed incamminarsi lungo via VIII Febbraio. La visione delle immagini riprese da ulteriori telecamere cittadine ha consentito ai poliziotti di accertare come le due donne, raggiunta piazza Garibaldi, sono salite a bordo di un taxi che le ha portate in via Guizza, dove però sono riuscite a far perdere le proprie tracce.

La svolta

La mattina successiva, sabato 22 luglio, gli stessi agenti hanno acquisito alcune informazioni da fonti confidenziale ed effettuati alcuni accertamenti hanno verificato come due donne di etnia rom occupavano un appartamento in zona Guizza concesso in locazione con la formula dell’affitto breve. Effettuato un controllo dell’immobile gli agenti hanno trovato all’interno proprio le due sospettate. Pure in mancanza di riscontro della refurtiva,  evidentemente dalle due donne già ricettata presso terzi complici, i poliziotti hanno verificato nella memoria di uno dei telefoni in uso alle sospettate, la presenza di  un file video risalente alla giornata precedente, ad un orario compatibile col furto, nel quale sono stati inquadrati alcuni gioielli e valori, ma anche diverse banconote. Il tutto messo in bella mostra sul letto posto all’interno dell’appartamento da loro​ occupato. Alcuni dei beni ripresi, fra cui un orologio, degli orecchini di perla ed un bracciale in oro, sono stati successivamente riconosciuti dalla vittima. Nel corso della perquisizione i poliziotti hanno pure individuato i capi di abbigliamento indossati dalle autrici in occasione del furto. Le due donne sono state accompagnate in Questura e sottoposte a fotosegnalamento, quindi indagate per furto in abitazione. Le due risultano essere state controllate a bordo di camper, in prevalenza in Sicilia e Toscana, di recente anche a Mira in provincia di Venezia. 

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