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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Lotta alla criminalità: ad agosto la Questura ha eseguito 32 decreti di espulsione

Tra le persone oggetto del provvedimento anche un marocchino di 48 anni che Il 29 novembre 2013 ha accoltellato a morte la consorte al culmine di una furibonda lite. Reato che gli è costato una pena in carcere di quattordici e mesi otto di reclusione

Numeri da record arrivano dall'ufficio Immigrazione della Questura nel mese d'agosto. Sono 79 le posizioni valutate dal punto di vista della regolarità sul territorio dello Stato nel mese di agosto dagli operatori della sezione espulsioni dell’ufficio Immigrazione della Questura, che hanno portato all’esecuzione di 32 decreti di espulsione emessi dal prefetto di Padova nei confronti di altrettanti cittadini irregolarmente presenti in Italia, 18 dei quali sono stati eseguiti mediante trattenimento presso i centri di permanenza per i rimpatri e 2 mediante accompagnato diretto in frontiera.

Il casi più significativi

Il 2 agosto è stato espulso ed accompagnato alla frontiera aerea di Milano Malpensa un cittadino tunisino classe 1992 destinatario di un'espulsione come misura alternativa alla detenzione emessa dal magistrato di Sorveglianza di Padova l'8 giugno 2023 il quale ha, a carico, numerosi precedenti per violenza sessuale, furto in abitazione, violenza, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e violazione di domicilio, per i quali è stato anche condannato ad oltre 4 anni di reclusione.

Il 4 agosto è stato accompagnato presso il C.P.R. di Palazzo San Gervasio (Potenza) un cittadino tunisino del 2000 tratto in arresto, lo stesso giorno, dalla Squadra Mobile per il reato di produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti. 

Il giorno successivo, 5 agosto 2023, un altro tunisino, classe 1976, è stato accompagnato e trattenuto presso il C.P.R. di Palazzo San Gervasio (Potenza) in attesa di rimpatrio. Lo stesso, destinatario della misura di sicurezza dell’espulsione emessa dall’ufficio di Sorveglianza di Udine in data 18/04/2013, ha numerosi precedenti per produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti, danneggiamento e violazione di domicilio.

Il 16 agosto un cittadino tunisino classe 2000 è stato accompagnato presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo. Irregolarmente presente sul Territorio Nazionale, era già destinatario di un decreto di espulsione e rimpatriato nel settembre 2021 ma è rientrato illegalmente in Italia.​ 

Il 17 agosto è stato espulso ed accompagnato al C.P.R. di Palazzo San Gervasio (PZ), un tunisino del ’90 irregolarmente presente sul territorio nazionale, già destinatario di decreto di espulsione e rimpatriato nel febbraio 2023 ma rientrato, dopo circa 3 mesi, illegalmente in Italia. A suo carico ha diversi precedenti per produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti ed indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito.

Sempre il 17 agosto è stato anche portato al C.P.R. di Gorizia, dove è rattenuto in esecuzione di un’espulsione emessa a suo carico, un altro cittadino tunisino del 2004 che, già rimpatriato nell’aprile 2023, nell’agosto 2023 è rientrato illegalmente. A suo carico risultano diversi precedenti in ordine ai reati di produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti, furto con destrezza, resistenza a pubblico ufficiale e falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale. Tratto in arresto il 16 agosto da personale della Squadra Mobile di Padova per spaccio di droga, il 22 agosto è stato rimpatriato in Tunisia.

Tra i provvedimenti emessi ad agosto c’è anche quello di un cittadino algerino del 1979 che, già destinatario di precedenti espulsioni, era stato più volte arrestato e denunciato per reati predatori commessi in centro città, in particolare in danno dei commercianti di via Santa Lucia e delle vie limitrofe. Il 21 agosto è stato accompagnato al C.P.R. di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), in attesa di essere rimpatriato.

Il 28 agosto è stato, altresì, portato presso il C.P.R. di Milano Corelli, un cittadino marocchino del ’75, uscito dalla casa di Reclusione di Padova dopo aver scontato una condanna per omicidio doloso. Nel 2011, infatti, lo stesso era stato tratto in arresto da personale della Squadra Mobile della Questura di Padova in quanto, al culmine di un litigio con la coniuge, all'interno della propria abitazione, nonostante la presenza della figlia allora di 7 anni, aveva ferito la donna con un coltello, cagionandole il decesso, reato per il quale è stato condannato il 29 novembre 2013, dalla Corte d'Assise d'Appello di Venezia, alla pena di quattordici anni e mesi otto di reclusione.

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