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Cronaca Forcellini / Via Francesco Dorighello

Domani l'autopsia sul corpo di Albert Deda, caduto sotto i fendenti di due connazionali

Da una prima ricognizione esterna del cadavere, ad uccidere l'albanese sarebbe stato un fendente che l'ha trafitto al cuore. Il 28 luglio, durante l'esame autoptico verranno anche prelevati alcuni campioni di organi interni da sottoporre ai test tossicologici

Domani 28 luglio è in programma l'autopsia sul corpo di Albert Deda, il ventiquattrenne albanese ucciso domenica in via Dorighello, attinto da una raffica di fendenti e per cui ora si trovano in carcere i fratelli Ilmi e Klinton Rakipaj, 24 anni il primo 19 il secondo. Ad eseguire l'esame autoptico sarà il medico legale Guido Viel, nominato dal pubblico ministero Roberto Piccione, titolare del fascicolo d'indagine. Da una prima ricognizione esterna del cadavere, ad uccidere l'albanese sarebbe stato un fendente che l'ha trafitto al cuore. Durante l'esame autoptico verranno anche prelevati alcuni campioni di organi interni da sottoporre ai test tossicologici. Intanto i carabinieri stanno analizzando il traffico telefonico intercorso, nei giorni prima del delitto, tra i fratelli Rakipaj, il morto e gli altri due feriti sempre di nazionalità albanese.

Nessuna ammissione

Delitto di via Dorighello a Forcellini, ieri 26 luglio, i fratelli Ilmi e Klinton Rakipaj, 24 anni il primo 19 il secondo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Sono rimasti a bocca chiusa davanti al Gip del tribunale di Gorizia. Dopo la convalida del fermo restano dietro le sbarre con la pesante accusa di omicidio e duplice tentato omicidio in concorso aggravato dai futili motivi. Negli ultimi giorni sono uscite parecchie ipotesi sul movente che avrebbe portato i due fratelli ad infierire senza pietà fino alla morte nei confronti del connazionale Albert Deda e a ridurre in condizioni critiche gli altri due albanesi che erano con lui. Tuttavia gli investigatori dell'Arma al momento non si pronunciano e desiderano avere in mano un quadro preciso della vicenda. Si ipotizza che dietro la spedizione punitiva vi possano essere problematiche importanti e non riconducibili ad un mancato posto letto in appartamento per un connazionale. Nel frattempo i due feriti, ricoverati con diverse ferite da taglio in tutto il corpo, restano piantonati. Gli uomini dell'Arma sorvegliano a vista le loro stanze di ospedale perchè temono ritorsioni e vendette. 

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