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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Massacrò la moglie con 42 coltellate, rimpatriato dopo aver scontato la pena

Hammadi Zrhaida, oggi 49 anni, il 26 giugno 2011 ha ucciso la moglie Fatima Chabani, 33 anni in una appartamento di via Maroncelli alla Stanga. Definito socialmente pericoloso è salito su un volo per Casablanca scortato dalla polizia

Il 27 marzo la Polizia di Stato di Padova ha proceduto all'esecuzione dell'espulsione di un uomo di 49 anni marocchino, Hammadi Zrhaida, il quale, con provvedimento del questore della provincia di Padova Marco Odorisio, è stato allontanato dallo Stato con immediato accompagnamento alla frontiera aerea di Venezia e rimpatriato in Marocco a mezzo volo diretto a Casablanca. Il 26 giugno 2011 ha ucciso la moglie Fatima Chabani, 33 anni, in un appartamento di via Maroncelli alla Stanga.

Rimpatriato Hammadi Zrhaida

La storia

Entrato in Italia ad aprile 2010 per ricongiungimento familiare con la moglie, Fatima Chabani, nel 2011 è stato arrestato da personale della Squadra Mobile di Padova per omicidio doloso, in quanto, al culmine di un litigio con la coniuge, all’interno della propria abitazione, nonostante la presenza della figlia allora di 7 anni, l'ha colpita con 12 colpi contundenti e 42 coltellate, provocandone la morte. Reato per il quale è stato condannato dalla Corte d’Assile d’Appello di Venezia alla pena di 14 anni e 8 mesi di reclusione. Scarcerato il 28 agosto 2023, irregolare sul territorio nazionale e ritenuto pericoloso socialmente, è stato collocato e trattenuto, con provvedimento del questore,  presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Milano dove, dopo due giorni, ha formalizzato istanza di protezione internazionale. A settembre dello stesso anno è stato dimesso dal CPR di Milano perché il giudice del tribunale di Milano – sezione specializzata in materia di Immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea  – non ha convalidato il provvedimento di trattenimento per richiedenti asilo in quanto la domanda di protezione internazionale presentata dal 49enne non è stata ritenuta strumentale a fine di evitare o ritardare il provvedimento di espulsione.

La svolta

Rintracciato in provincia di Padova qualche giorno dopo la sua uscita dal CPR, con un nuovo provvedimento del questore della provincia di Padova Marco Odorisio, è stato accompagnato e trattenuto al centro di permanenza per i rimpatri di Gorizia. Il 18 marzo, grazie ai colloqui intercorsi tra personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Padova e il console del regno del Marocco presso il consolato di Verona, al 49enne è stato rilasciato un lasciapassare consolare che ne ha consentito la partenza immediata dal territorio nazionale con volo aereo diretto nel suo Paese d’origine.

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