Da alpino a frate, padre Poiana rivela su Facebook il suo passato da "penna nera"

Lo aveva già fatto intendere anche in passato, quando difese pubblicamente la preghiera dell'alpino recitata durante le Sante messe. E chi ha avuto modo di conoscere padre Enzo Poiana, infatti, sa che nel corso della sua giovinezza fu anche lui una "penna nera". Ma si sa, verba volant, scripta manent.

LA STORIA. E così ecco che una foto postata lo scorso 21 maggio sul suo profilo Facebook dal rettore della Basilica del Santo certifica il suo passato negli alpini. Forse stuzzicato sull'argomento da un utente che il giorno prima aveva elogiato Pinuccia Nebbia, 95 anni ad agosto, nonna che all’Adunata degli alpini di Asti stringeva il cappello del marito Remo Panirossi, padre Poiana non si è lasciato scappare l'occasione di ricordare quel periodo della sua vita quando interruppe il suo cammino di seminarista iniziato a 14 anni a Gorizia per una piccola crisi interiore superata prontamente qualche tempo dopo grazie anche all'incontro con il vescovo Antonio Vitale Bommarco che lo convinse a proseguire sulla strada intrapresa diventando frate.

PASSATO. E di strada da allora padre Poiana ne ha fatta: la nomina però di rettore al Santo di Padova non gli ha fatto dimenticare quel periodo della sua vita: "12ma Compagnia, Btg Alpini Tolmezzo, Brigata Alpina Julia. W gli alpini!" ha commentato sul suo profilo Facebook. A corredo l'immagine ferma di un uomo fedele, di certo buono. Un post accolto molto bene dai suoi lettori e che ne fanno figura ancora più affezionata in Diocesi. Un modo, comunque, per lui, per non dimenticare il passato che lo ha reso quello che è oggi.