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Cronaca Montagnana

Palio di Montagnana, gli animalisti "Non sarà un presidio pacifico"

Nella notte tra martedì e mercoledì, militanti di 100%animalisti si sono introdotti nel vallo e hanno affisso manifesti di liberazione animale e uno striscione diretto agli organizzatori in vista di domenica 7 settembre

Puntuale, come ogni anno, torna, per la prima domenica di settembre, il palio dei 10 comuni a Montagnana. Altrettanto tempestivo, arriva il blitz dei militanti di Centopercentoanimalisti che, nella notte tra martedì e mercoledì, si sono introdotti nel vallo per affiggere manifesti di liberazione animale e uno striscione diretto agli organizzatori.

PRESIDIO "NON PACIFICO". In vista della manifestazione in programma per domenica 7 settembre, gli attivisti annunciano la loro presenza: "Il nostro non sarà un presidio pacifico: grideremo a organizzatori, fantini e spettatori tutto quel che pensiamo di loro, senza riguardi. Se poi a qualcuno venisse in mente di venire a provocare come lo scorso anno, se ne assumerà la propria responsabilità".

LE CRITICHE AL PALIO. "Nel palio i cavalli sono sottoposti a stress e paura, spinti a correre, su piste inadatte e tra gente che grida, dalle nerbate dei fantini, veri sfruttatori e aguzzini di animali - denunciano gli animalisti - È sempre alto il rischio di cadute e incidenti, che spesso portano alla soppressione dell’animale. Non riusciamo poi a capire che significato abbia il tifo dei cosiddetti contradaioli, visto che i fantini mercenari e i cavalli presi in affitto provengono tutti da altre zone. Non è una tradizione popolare o storica, è solo una messinscena per attirare turisti".

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