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Cronaca Ospedali / Via Ospedale Civile

Parcheggiatori abusivi che chiedono il "pizzo", la denuncia della Lega

Il segretario del Carroccio cittadino Massimo Bitonci ha raccolto le testimonianze dei padovani costretti a lasciare soldi o i tagliandi di sosta non ancora scaduti a nigeriani e romeni molesti che si dividono l'illecito business

C'è a chi tocca aggiungere, al già salato prezzo del parcheggio, la moneta anche per l'abusivo e chi, più fortunato, se la cava consegnando il ticket non ancora scaduto della sosta. L'alternativa però è sempre la stessa, finire a discutere con un extracomunitario particolarmente molesto e insistente e rischiare che la propria auto finisca danneggiata come gesto di rappresaglia. Un fenomeno, quello dei parcheggiatori abusivi, presente e radicato a Padova in varie zone, in particolare in via Ospedale, piazza Insurrezione e in via Manzoni. A riaccendere i riflettori sulla questione è la Lega.

PARCHEGGIATORI ABUSIVI A PADOVA: GLI ULTIMI ARTICOLI

LA LEGA ALL'ATTACCO. “Un euro e settanta centesimi all’ora per parcheggiare non bastano. Si è costretti a pagare anche il pizzo agli abusivi - sottolinea Massimo Bitonci, segretario della sezione cittadina della Lega Nord - Nonostante gli episodi di violenza che si sono ripetuti l’anno scorso, con liti fra parcheggiatori nigeriani e rumeni, Zanonato non è riuscito a risolvere neanche questo problema".

Parcheggiatore abusivo via manzoni-2GLI ULTIMI EPISODI. Bitonci riferisce quindi di un paio di episodi avvenuti gli scorsi giorni a Padova: "Il 27 dicembre un operaio di origini libiche che vive all’Arcella, sposato con una padovana e perfettamente integrato, ha rischiato di subire danni alla propria auto parcheggiata in piazza Insurrezione dopo essersi rifiutato di versare un obolo ad una coppia di rumeni – racconta il segretario della Lega – Ieri, invece, in via Ospedale, un medico che vive in zona, terminata la sosta, ha dovuto consegnare ad un africano anche il tagliando erogato del distributore non ancora scaduto. Tagliando che verosimilmente l’abusivo avrà rivenduto a qualcun altro – insiste Bitonci – Mi chiedo se questo sia possibile in una città che, considerato il prelievo fiscale sui cittadini, dovrebbe essere pulita e sicura, ma somiglia ad un eldorado per bande di delinquenti di ogni categoria”.   

UNA MAPPA DEI REATI. “Stiamo raccogliendo una serie di segnalazioni e testimonianze di alcuni concittadini: fra qualche giorno, sempre che il nostro sindaco non decida di dimettersi per prendere qualche incarico a Roma, presenteremo il conto – conclude Bitonci – Una mappa della città con tutti i luoghi i cui si compiono reati alla luce del sole, di modo che Zanonato non possa più dire di non sapere”.

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