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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Parroco dei Colli confessa: sesso con l'amante del prete di San Lazzaro, che per fare la bella vita in posti chic si spacciava per avvocato

La magistratura ha interrogato il religioso, che ha ammesso di aver preso parte a incontri sessuali con la 49enne, negando di aver pagato il collega. Altre spese "pazze " del don

Si allarga lo scandalo a luci rosse deflagrato nella Diocesi di Padova a dicembre dopo la denuncia di una 49enne che ha portato all'apertura di un'inchiesta della magistratura, con l'accusa di violenza privata e favoreggiamento della prostituzione, nei confronti dell'ormai ex parroco di San Lazzaro. Venerdì, in Procura, come riportano i quotidiani locali, si è tenuto l'interrogatorio di un secondo sacerdote, di mezza età e alla guida di una parrocchia sui colli Euganei, che era stato chiamato in causa  - assieme ad altri uomini di chiesa - dall'accusatrice ex amante del prete di San Lazzaro, in quanto partecipante agli incontri sessuali organizzati da quest'ultimo e a cui la donna si era detta agli inquirenti costretta a prendervi parte per paura di essere altrimenti picchiata. Botte che comunque non le sarebbero state risparmiate dal religioso, stando sempre al racconto della 49enne e ai referti del pronto soccorso, allegati alla denuncia, per le cure mediche a cui si era sottoposta a seguito di alcuni episodi di violenza.

LA CONFESSIONE DEL SECONDO PRETE. Sentito come persona informata sui fatti dal pm Roberto Piccione, il parroco dei Colli ha ammesso di aver preso parte agli incontri hot con la 49enne, negando però di aver pagato il collega, che avrebbe comunque presenziato, assistendovi da spettatore.

PER FARE LA BELLA VITA DI SPACCIAVA PER "L'AVVOCATO". Intanto, dalle indagini emergono altre indiscrezioni sulle spese "pazze " che il don si sarebbe concesso, a testimonianza di un tenore di vita superiore a quello di un semplice parroco. Non solo alcuni fine settimana in Croazia, 2mila euro per due notti in un hotel di lusso a Roma, una "puntatina" a Cap d’Agde, mecca degli scambisti nel sud della Francia e mille euro per assistere da un palchetto vip, in compagnia sempre della sua ex amante oggi accusatrice, al palio di Siena. Spuntano ora anche pasti e soggiorni al relais Ca’ Masieri a Trissino nel Vicentino e a villa dei Cedri a Colà di Lazise, sul lago di Garda. Luoghi di un certo tenore in cui, per non dare nell'occhio, il prete si sarebbe presentato ed era quindi conosciuto come "l'avvocato". Situazioni in cui, a detta dell'allora amante, si sarebbe fatto sfuggire un "questa cena per metà l’hai pagata tu", forse in riferimento al denaro che gli incontri a luci rosse con altre persone portavano nelle tasche del sacerdote. Frase simile a "non sai quanti soldi potresti fare", che sempre la 49enne ha riportato ai carabinieri nella sua denuncia, come espressione usata dal religioso in un'occasione. Circostanze ora al vaglio della magistratura.

LE CARTE DELLA CURIA. Nei giorni scorsi, il Tribunale ecclesiastico diocesano, ottenuta l'autorizzazione della stessa 49enne e di un'altra 51enne parrocchiana di San Lazzaro, ha trasmesso, come richiesto dai carabinieri che indagano, gli esposti che le due donne avevano presentato in Curia la scorsa primavera, riferendo di aver avuto entrambe una relazione con l'allora parroco.

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