Un'ossessione, quella nei confronti della ex fidanzata, che per la donna si è trasformata in un incubo senza fine, continuato anche durante la detenzione dell'ex compagno, che persino dal carcere non ha smesso di tormentarla. 

L'OSSESSIONE PER LA EX. Tutto ha inizio nel 2008, quando E.M.M., cittadino senegalese di 39 anni, arriva in Italia. Dopo pochi mesi, viene arrestato, a Milano, per rapina ed uso illecito di carta di credito. Ma i crimini più pesanti sono quelli che gli vengono contestati nel 2013, in provincia di Lecce, quando viene arrestato per reati contro la persona, e nel 2014, quando, sempre dal tribunale leccese, viene condannato a tre anni di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale, violazione di domicilio, atti persecutori, tentato sequestro di persona continuato, violenza privata, violenza sessuale, rapina e lesioni personali aggravate.

LA MISSIVA DAL CARCERE. All'origine della lunga serie di reati, la fine della relazione sentimentale avuta con una giovane del posto. Per la donna, vittima di tutte le angherie che hanno portato l'ex in galera, l'incubo non è finito neppure dopo la condanna: anche dal carcere, infatti, il detenuto è riuscito a mettersi in contatto con lei, almeno fino al 2014, quando le ha fatto recapitare una lettera con la quale la informava che il lungo periodo di detenzione, al carcere Due Palazzi di Padova, non gli avrebbe impedito di "pensare" a lei una volta libero.

ESPULSO. Di qui, la decisione del giudice di pace con la quale, giovedì, è stato convalidato il provvedimento espulsivo proposto dal Questore: l’extracomunitario, il giorno stesso, alle 20.50, è partito da Venezia per raggiungere Dakar dopo uno scalo a Casablanca.