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Cronaca

Piano casa bis, Ance: “Centinaia di pratiche pendenti”

L'associazione dei costruttori organizza per domani a Padova un incontro sul provvedimento approvato a luglio in Regione e chiede a quest'ultima di colmare il vuoto causato dall'assenza di un regime transitorio tra la vecchia e la nuova norma

Centinaia di pratiche pendenti, ovvero domande presentate prima del 9 luglio, giorno dell'entrata in vigore del Piano casa “bis”, ma congelate in quanto quest'ultimo non contempla un regime transitorio con il suo "predecessore".

PIANO CASA BIS. È la fotografia scattata da Ance Veneto, l'associazione dei costruttori che domani propone a Padova, nel Centro congressi della Camera di Commercio, un convegno sulla nuova legge approvata dalla Regione a inizio luglio, come occasione di recupero e riqualificazione del parco immobiliare più vecchio e degradato, nonché di rilancio del settore edile e di tutto l'indotto connesso.

REGIME TRANSITORIO. “Il problema delle pratiche pendenti - spiega Luigi Schiavo, presidente Ance Veneto - può essere risolto. Abbiamo inoltrato una proposta ufficiale all'assessore Zorzato: la giunta regionale potrebbe deliberare una circolare esplicativa che consenta di colmare il vuoto causato dall'assenza di un regime transitorio tra la vecchia norma e la nuova. La circolare avrebbe efficacia immediata in attesa di un successivo provvedimento legislativo".

IL RUOLO DEI COMUNI. Non ancora tutti i Comuni hanno deliberato l'accoglimento in consiglio del Piano casa e l'Ance lancia un appello affinché ciò avvenga prima della scadenza fissata al prossimo 30 novembre. “Occorre recuperare il tempo perduto, superando i dubbi applicativi determinati dagli emendamenti dell'ultima ora – dichiara l'associazione – I Comuni non ridimensionino con le loro deliberazioni lo spirito della legge”.

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