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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Picchiava la moglie malata e i figli che poi piangevano sulla sua tomba: 3 anni di carcere

Il tribunale ha condannato il padre e marito violento, un 43enne albanese, residente nella zona di Teolo. La coniuge, terminale, non era stata risparmiata nemmeno durante la malattia

Sono tre gli anni di carcere a cui il giudice del tribunale di Padova, Chiara Bitozzi, ha condannato un marito (nel frattempo divenuto vedovo) e padre albanese di 43 anni, accusato di anni di violenze domestiche, fin dal 2009, nei confronti dei due figli adolescenti e della ormai defunta moglie, all'epoca dei fatti contestati malata terminale picchiata anche mentre si sottoponeva alla chemioterapia. Accolta nella sostanza - come riportano i quotidiani locali - la richiesta del pm Roberto Piccione che aveva sollecitato una pena di 4 anni

A PIANGERE SULLA TOMBA DELLA MADRE. Come era emerso dalle indagini, in un'occasione l'uomo colpì la coniuge malata di cancro rompendole un bastone sulla schiena. La donna sarebbe poi morta nel luglio del 2015 e l'albanese avrebbe continuato a riversare la sua aggressività contro i figli, minacciandoli di "sotterrarli" assieme alla madre. Il 43enne era stato arrestato il 6 ottobre del 2015 a seguito della segnalazione di un testimone che aveva notato, quel giorno, la presenza di una ragazzina che correva a piangere, terrorizzata, sulla tomba della madre in cimitero a Teolo. Quando arrivarono i militari dell'arma, al camposanto giunse anche l'albanese, che era andato a recuperare la figlia. Ma la giovane e il fratello, che era in auto con il genitore, si fiondarono dai carabinieri, supplicando aiuto e facendo così emergere una storia familiare agghiacciante.

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