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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Cadoneghe

Cadoneghe, è morto il fondatore della Parpas Pietro Parpajola

L'imprenditore è mancato oggi, a 86 anni. Aveva aperto l'azienda nel 1951 assieme al socio Giosuè Pasquetto. Oggi un colosso che impiega circa 150 dipendenti, esportando i suoi macchinari ad alta tecnologia in tutto il mondo

Lutto nel mondo dell'imprenditoria padovana. Questa mattina è morto a 86 anni a Cadoneghe Pietro Parpajola, fondatore, assieme al socio di una vita Giosuè Pasquetto, della Parpas, ditta aperta nel 1951 che produceva tritacarne e macinini da caffè e divenuta oggi un colosso che esporta i suoi macchinari ad alta tecnologia in tutto il mondo e impiega circa 150 dipendenti.

CHI ERA. Parpajola abitava in via Cimarosa 3, era vedovo e viveva da solo. Lascia due figli, Vladi e Lady, che lavorano nell’azienda di famiglia. Nel 2008, assieme a Pasquetto, era stato insignito del Premio Comune di Cadoneghe all’innovazione, alla creatività e allo sviluppo economico. Parpajola cominciò la sua esperienza lavorativa come aiutante da un meccanico di biciclette. Poi, a 14 anni e con il suo libretto di lavoro si presentò all’officina Bedeschi, dove venne assunto. L’amico Giosuè intanto aveva trovato lavoro come apprendista fabbro da Busatto, per la costruzione e riparazione di attrezzi agricoli. Parpajola e Pasquetto, pur avendo percorso strade diverse, approdarono alla fine alla stessa specializzazione, quasi una predestinazione. Avevano le stesse idee, le stesse speranze, trascorrevano insieme il loro tempo libero. Avevano un sogno comune: mettersi in proprio, tentare la grande avventura. Fu così che da uno stanzino di 3 metri per 3 privo di pavimento in via Gramsci a Cadoneghe nacque l'avventura imprenditoriale della Parpas.

IL SALUTO DEL SINDACO. "La scomparsa di Pietro Parpajola rappresenta una perdita enorme per tutto il nostro territorio – sottolinea il sindaco di Cadoneghe Mirco Gastaldon – Il suo è stato un contributo fondamentale per lo sviluppo del paese e della sua collettività. Tanto che posso dire che la Parpas ha contribuito negli anni al mutamento dei costumi, al passaggio da una società contadina all'attuale società industriale, ha aiutato lo sviluppo del paese. Nel 1951 la situazione economica era per molti versi paragonabile a quella di oggi, c’era crisi e poca voglia di investire. Ma Pietro ha dimostrato, con le sue idee e il suo coraggio, che fare impresa si poteva anche allora. Uno stimolo per i giovani di oggi ad avere fiducia nel futuro e nella forza delle innovazioni. Ai figli e a tutti i familiari di Pietro Parpajola giungano il più sentito cordoglio mio personale e di tutta la Giunta».

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