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Cronaca Prato / Via Cavazzana

Sparatoria al ristorante: il mistero dei banditi in fuga e la paura del titolare

Una rocambolesca fuga pare abbia coinvolto il locale, in cui un fuggitivo si è rifugiato per scampare agli assalitori che non hanno esitato a sparare contro le vetrate

Un proiettile che si incastra nel vetro, due sconosciuti che entrano nel locale e scappano di corsa, un titolare attonito. É quanto successo la scorsa notte vicino a Prato della Valle, a cui i carabinieri cercano di dare una motivazione.

La vetrina del fast food infranta dallo sparo

L'assalto

Era da poco passata la mezzanotte tra lunedì e martedì quando la vetrina del Friends Fast Food di via Cavazzana è stata sventrata da un colpo di proiettile. Due spari in piena notte e nel cuore di Padova, a pochi metri dalla basilica di Santa Giustina. Secondo quanto testimoniato dal rappresentante della comunità del Bangladesh a Padova, che si fa portavoce del titolare, due persone a volto scoperto stavano stavano inseguendo in auto un terzo uomo. Il fuggiasco è entrato nel locale insieguito dagli aggressori: ha provato a tenere la porta chiusa dall'interno e a quel punto gli altri hanno sparato due colpi, uno in aria e uno contro la vetrata. A quel punto il fuggitivo si è rifugiato nel retro mentre gli altri, puntando la pistola contro il gestore, hanno intimato di dire dove si nascondeva. Il titolare è rimasto muto, atterrito dallo spavento e nel frattempo l'uomo in fuga è scappato da un'uscita sul retro. Tutto è durato pochi secondi: i due inseguitori sono usciti e partiti in auto a forte velocità.

Le indagini

Dunque l'episodio nulla avrebbe a che fare con il locale, usato solo come rifugio dal fuggiasco per salvarsi. Su quanto accaduto stanno tentando di fare luce i carabinieri accorsi al civico 47 e al momento tutte le piste sono aperte. La vetrina è coperta di crepe e si spera che il bossolo del proiettile sparato dalla pistola calibro 9 possa aiutare a dare un nome ai due banditi.

La paura dei gestori

Il giorno dopo a coprire il turno pomeridiano c'è un dipendente, che ricostruisce la vicenda e racconta della grande paura: «Il titolare era dietro il bancone, non ha fatto in tepo a rendersi conto di nulla, ha solo sentito il rumore dei due botti e visto quegli uomini». Lo conferma il portavoce della comunità, che sottolinea l'estraneità del locale e il fatto che tutti quelli che ci lavorano siano profondamente sconvolti: «Hanno paura, non è mai successa una cosa del genere. Non sanno chi siano queste persone, solo che avevano la pelle chiara, mai visti prima».

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