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Cronaca

Porno e marijuana, l'accanimento compromette funzionalità sessuali

Uno studio dell'università di Padova dimostra come la frequentazione assidua di siti pornografici e il consumo regolare di spinelli induca a patologie della sessualità. Campionati 893 giovani tra i 18 e i 20 anni

Assumere marijuana e frequentare con troppo accanimento siti porno compromette la sessualità. Lo dice uno studio condotto dal professor Carlo Foresta della Uoc Servizio per la patologia della riproduzione umana dell'Università di Padova.

LO STUDIO. La ricerca, recentemente pubblicata sulla rivista "Journal of Adolescent Medicin Health", è stata realizzata analizzando un campione di 893 studenti delle scuole medie superiori di Padova e provincia, tra i 18 e i 20 anni. Calo del desiderio (16%), eiaculazione precoce (4%) o, nel peggiore dei casi, disturbi dell'eiaculazione. Sono le patologie della sessualità che emergono con più frequenza quando i soggetti sono assidui frequentatori di siti pornografici.

SITI PORNO. I dati raccolti dall'équipe di ricerca evidenziano che il 78% dei giovani fruisce regolarmente del porno online. Varia la costanza con cui ci si connette a questo genere di siti: il 29% degli intervistati ha dichiarato di ricorrervi qualche volta al mese; il 63% più di una volta alla settimana; l'8% accede a siti pornografici quotidianamente o anche più volte al giorno. In genere, una visita dura all'incirca 20-30 minuti. Per la maggior parte dei ragazzi presi a campione si tratta di un'esperienza trasformatasi in un'abitudine. Il 10% ha invece dichiarato di esserne divenuto dipendente. Il risultato dello studio dimostra come, nel 25% dei casi di persone che ricorrano più volte alla settimana ai siti porno, la valutazione dei comportamenti sessuali risulti compromessa.

MARIJUANA. Gli intervistati hanno risposto anche a quesiti inerenti al consumo di marijuana. Degli 893 studenti campionati, quasi la metà (il 48%) ha dichiarato di avere fumato spinelli con frequenza sporadica. Il 20% almeno una volta a settimana, il 12% una volta al giorno. I test hanno dimostrato come, dal punto di vista andrologico, il regolare utilizzo di marijuana incida negativamente sulla sessualità, provocando disfunzione erettile (5,7% contro 1,8% dei non consumatori) ed eiaculazione ritardata (4% contro lo 0,6% dei non consumatori).

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