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Cronaca Zona Industriale / Corso Stati Uniti

Finanza alla Porsche di Padova Perquisizioni, otto gli indagati Consumatori valutano il processo

Le fiamme gialle hanno passato al setaccio la sede padovana della casa automobilistica, a seguito dell’esposto presentato dal Movimento difesa del cittadino. Si ipotizza la frode nell'esercizio del commercio

La tempesta del dieselgate si abbatte anche sulla Porsche Italia, a Padova, dove, a seguito dell’esposto presentato dal Movimento difesa del cittadino, la Procura ha aperto un’inchiesta. Nella mattinata di mercoledì, la Guardia di Finanza ha eseguito una serie di perquisizioni nella sede di corso Stati Uniti e all'interno delle abitazioni di alcuni iscritti nel registro degli indagati. Le verifiche sono state disposte dal magistrato Valeria Sanzari ed hanno portato al sequestro di svariati documenti cartacei e digitali.

FINANZA ALLA PORSCHE. L'ipotesi di reato è di frode nell'esercizio del commercio. Otto le persone indagate, tutti membri del cda: tra loro, anche il direttore generale di Porsche Italia. Il materiale sequestrato servirà ad accertare l'eventuale presenza, nelle auto prodotte e distribuite in Italia, di software, installati nel sistema elettronico, capaci di determinare emissioni di gas differenti da quelle effettivamente comunicate o risultate dai controlli. L'associazione dei consumatori ha infatti sostenuto l'esistenza di una differenza tra le emissioni reali e quelle dichiarate da parte della casa automobilistica tedesca: in particolare, nel mirino sono finite le Porsche Cayenne diesel vendute in Italia.

CONSUMATORI, "PROCESSO PENALE". "In nome e per conto dei tanti consumatori che hanno acquistato prodotti con caratteristiche difformi da quelle promesse e garantite - dichiara Matteo Moschini, presidente del Movimento difesa del cittadino del Veneto - sollecito le autorità competenti ad un tempestivo e severo intervento a tutela di tutti i proprietari italiani dei veicoli coinvolti per la verifica delle ipotesi di reato per frode in commercio, truffa e disastro ambientale. Tutti coloro che intendono costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale, al fine di ottenere il risarcimento dei danni, possono - conclude Moschini - rivolgersi alle nostre sedi".

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