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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Lazzaro

Prete San Lazzaro, analisi sui 5 conti correnti Col parroco di Carbonara negò tutto in Curia

Al vaglio come il religioso potesse permettersi viaggi, cene e altre spese "esagerate". Dopo la denuncia dell'ex amante ai carabinieri - prima della perquisizione - smentì tutto in Diocesi

La "bella vita" del prete di San Lazzaro e le sue "spese pazze" sono al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di ricostruire come l'ormai ex parroco potesse permettersi gite, cene, viaggi e pernottamenti in posti ricercati, in Italia e all'estero. Dalle ultime indiscrezioni sulle indagini, come riportano i quotidiani locali, trapela l'esistenza di cinque conti correnti intestati al sacerdote.

CASETTA MICHELINO. Flussi di denaro che saranno passati al setaccio, così come le casse di Casetta Michelino, struttura per anziani di cui il religioso è stato fondatore e amministratore, per verificare se la gestione risulti in regola e non potessero arrivare da qui le disponibilità finanziarie extra del don altrimenti incompatibili con un normale stipendio da parroco.

IN CURIA I DUE PRETI NEGARONO. Tra gli altri retroscena che emergono, il prete di San Lazzaro, assieme al collega di Carbonara di Rovolon, nonché compagno di orge, dopo la denuncia ai carabinieri del 6 dicembre scorso da parte dell'ex amante da cui sono partite le indagini che hanno successivamente portato alla luce lo scandalo, si sarebbero recati entrambi in Curia per negare ogni addebito.

LE AMMISSIONI DAVANTI AGLI INQUIRENTI. Diverso invece il comportamento dei due preti a seguito della perquisizione del 21 dicembre scorso da parte degli uomini dell'Arma che aveva interessato la canonica della chiesa di San Lazzaro in cui erano stati rinvenuti sex toys, supporti digitali tra cui dvd catalogati con i nomi dei più famosi Papi e in cui sarebbero registrati dei filmini hard amatoriali (attualmente al vaglio di un tecnico incaricato dalla magistratura). Quel giorno il parroco di San Lazzaro aveva ammesso, a verbale, di avere avuto cinque amanti e di avere consumato con queste dei rapporti sessuali. Aveva precisato che le orge, avvenute anche in presenza di uomini di colore, in canonica e da lui stesso riprese mai all'insaputa dei partecipanti, avevano coinvolto solo la sua "preferita", la 49enne oggi sua accusatrice, la cui denuncia lo ha portato ad essere indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione. Il sacerdote aveva però sottolineato come non vi fossero stati episodi violenti e che il materiale fotografico e video lo avrebbe tenuto per sé, senza venderlo e, nonostante le ripetute richieste della donna di consegnarglielo, per la ragione che "aveva paura". Il prete aveva anche confermato i suoi soggiorni in Italia e all'estero e i rapporti sessuali avvenuti anche in queste occasioni, sempre con la 49enne. Sentito come persona informata sui fatti, il parroco di Carbonara di Rovolon, a sua volta aveva ammesso di fronte al pm di aver preso parte agli incontri hot con la 49enne, negando però di aver pagato il collega, che avrebbe comunque presenziato, assistendovi da spettatore.

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