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Cronaca

Scandalo di San Lazzaro, l'ex amante di don Andrea Contin richiamata in caserma

La donna che con le sue accuse ha fatto scoppiare il caso "a luci rosse" che ha travolto la parrocchia padovana torna in caserma dopo l'intervista rilasciata a Barbara D'Urso

È stata ascoltata nuovamente, nella caserma dei carabinieri di via Rismondo, la parrocchiana 49enne che, con la sua denuncia, il 6 dicembre scorso, fece scoppiare lo scandalo che ha travolto la parrocchia di San Lazzaro e colui che si trovava alla sua guida, don Andrea Contin, finito al centro di un'inchiesta che lo vede indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione

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LA VICENDA. La donna infatti rivelò che il sacerdote aveva avuto con lei una relazione di natura sessuale, caratterizzata anche da violenze e perversioni, e che la costringeva a prendere parte ad incontri di gruppo, con altri uomini. La successiva perquisizione in canonica portò al rinvenimento di una sorta di "stanza dei giochi", con sex toys e filmati "hard" catalogati con i nomi dei papi. Venne fuori che la vicenda avrebbe visto coinvolte altre donne, ma anche almeno altri tre religiosi oltre a don Contin: uno fra questi è don Roberto Cavazzana della parrocchia di Carbonara di Rovolon, padre spirituale di Belen Rodriguez. Da quel 6 dicembre, proseguono gli accertamenti degli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero titolare delle indagini, Roberto Piccione. Accertamenti anche in merito alla situzione patrimoniale dell'ex parroco di San Lazzaro, che viveva una vita fatta di troppi agi e lussi per passare inosservata. Non era però mai più stata sentita la principale accusatrice del prete, l'ex amante da cui tutto è partito.

DI NUOVO IN CASERMA. La donna - come riportano i quotidiani locali - sarebbe stata richiamata in caserma, sabato 4 marzo, alla luce delle nuove dichiarazioni rese alla trasmissione televisiva Pomeriggio Cinque condotta da Barbara D'Urso. Alle telecamere di Canale Cinque, la 49enne ha rivelato che "le violenze sono iniziate già dall'inizio, ma poi lui piangeva, chiedeva scusa"; calci, pugni, ma "sono entrati in gioco i sentimenti, mi sono innamorata". Don Contin la voleva tutta per sé: "Pian piano mi ha fatto terra bruciata attorno, togliendomi dalle mie amicizie e dai miei impegni". L'aveva persino presentata ai suoi genitori: "Mi portava da loro a cena, ovviamente mi presentava come l'amica, la confidente". Poi la decisione di dire tutto: "Ho visto che erano coinvolte altre donne, anche molto giovani e mi sono detta che non era possibile". La prima richiesta d'aiuto è stata nei confronti della curia, che però, secondo la donna, non avrebbe "capito la gravità" dei fatti: "Hanno ascoltato, ma non mi sono sentita compresa. Lui era ancora lì e non so come si sarebbero mossi né con quali tempi". 

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