rotate-mobile
Cronaca San Lazzaro

Terza amante del prete di San Lazzaro, in Curia erano già arrivate delle segnalazioni

Un'altra parrocchiana avrebbe avuto rapporti sessuali violenti con l'ormai ex parroco, troncati alla richiesta di offrirsi ad altri uomini. La Diocesi non sarebbe stata ignara

Un'altra parrocchiana, la terza ormai, e non è detto che l'elenco non sia destinato ad allungarsi ulteriormente, ha riferito agli inquirenti di avere avuto una relazione - tra l'altro in tempi recenti - con l'ormai ex parroco di San Lazzaro, indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione a seguito della denuncia, il 6 dicembre scorso, da parte della prima donna che ha così fatto scoppiare il caso che ha portato, nella settimana di Natale, alla perquisizione dei carabinieri in canonica con la scoperta, in una stanza chiusa a chiave, di giochi erotici (tra cui falli in lattice disposti in ordine crescente) e materiale video (catalogato con i nomi dei Papi della storia della Chiesa) in cui sarebbero immortalate le presunte orge sulle quali il sacerdote avrebbe potuto aver lucrato.

TERZA AMANTE. La terza donna, 51 anni, sposata, come riportano i quotidiani locali, avrebbe troncato ogni rapporto alla richiesta del prete di estendere i rapporti sessuali a ulteriore persone. Come la seconda parrocchiana, anche quest'ultima si è limitata a riferire della relazione intercorsa, senza denunciare il religioso, che dopo essersi sospeso dall'incarico si trova in una comunità protetta, pare all'estero, pronto a rientrare a Padova per essere sentito dalla magistratura.

SEGNALAZIONI IN CURIA. Dalle ultime indiscrezioni che trapelano dall'indagine, sembra poi che alla Diocesi fossero già giunte delle segnalazioni sul conto del parroco di San Lazzaro. Quindi la Curia non risulterebbe completamente ignara della vicenda. La Diocesi stessa tiene a precisare che: "Al presbitero è stato chiesto di lasciare la parrocchia per permettere il pieno svolgimento delle indagini, ma ciò non equivale a un giudizio di condanna; inoltre da parte dell’autorità ecclesiastica non è stato consegnato alcun fascicolo alla magistratura ordinaria sia perché un procedimento formale non è ancora avviato sia perché gli accordi tra Stato e Chiesa (Patti Lateranensi) prevedono la trasmissione di eventuale documentazione agli organismi inquirenti solo ed esclusivamente previo consenso delle persone coinvolte; infine i fatti, oggetto delle indagini, sono molto gravi e ciò addolora il vescovo e la comunità cristiana. È necessario che sia fatta verità, ma è doveroso rispettare il diritto alla buona fama e alla privacy, non solo del sacerdote, la cui colpevolezza deve essere provata, ma anche delle donne che, convinte delle proprie ragioni, hanno avuto il coraggio di segnalare ogni cosa all’autorità competente, sia in ambito civile che ecclesiale".

ALTRE SPESE PAZZE. Sarebbero emerse, poi, oltre ai 2mila euro per un soggiorno di due notti in un albero a Roma, altre spese "pazze", ritenute al di sopra del tenore di vita di un semplice parroco, per il prete indagato: altri pernottamenti in Croazia, Francia e Austria. Infine, gli inquirenti avrebbero già identificato cinque persone che avrebbero preso parte alle orge, che saranno sentite per fare luce sull'ipotesi di favoreggiamento della prostituzione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terza amante del prete di San Lazzaro, in Curia erano già arrivate delle segnalazioni

PadovaOggi è in caricamento