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Cronaca Albignasego

Truffa alla cassa peota: i presidenti a processo per appropriazione indebita

Al momento sono solo due i soci che hanno perso 2.268 euro a testa e si sono costituiti parte civile, altri otto potrebbero farlo nei prossimi giorni e altri due hanno rimesso la querela

Per l’accusa i due soci della cassa peota hanno fatto sparire 560mila euro di risparmi. Al tribunale monocratico è iniziata giovedì l’udienza sulla truffa emersa nel 2014 ad Albignasego. Come riportano i quotidiani locali a giudizio per truffa e appropriazione indebita sono finiti i due ex presidenti della cassa.

SOLDI SPARITI.

Ai due presidenti, attualmente nullatenenti o con le proprie società fallite e che gestivano insieme la cassa peota, negli anni scorsi si erano rivolti i creditori dopo. Al momento sono solo due i soci che hanno perso 2.268 euro a testa e si sono costituiti parte civile, altri otto potrebbero farlo nei prossimi giorni e altri due hanno rimesso la querela. La cassa aveva sede in un bar di Albignasego, dove venivano versate ogni domenica piccole somme di denaro, dai 20 ai 50 euro: i due presidenti godevano di massima fiducia. Tutto era filato bene, con soldi restituiti, fino a quando, nel gennaio del 2014, furono date indietro somme inferiori rispetto a quanto accumulato nel 2013 e la serata si infuocò con tanto di intervento dei carabinieri. Secondo l’accusa i due avrebbero fatto sparire circa 560mila euro di risparmi dei soci della cassa. Il processo ora si aggiornerà al 21 maggio prossimo.

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