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Cronaca

Bitonci: "Il prefetto non deve fare politica", pronta un'offerta economica per la Prandina

Ancora una volta il primo cittadino di Padova si trova ad intervenire sulla delicata questione relativa all'ex caserma e decide di portare in giunta una proposta formale di acquisizione dell'area da presentare al Demanio

"Io penso che un prefetto non debba far politica. Come si fa a dire che il sindaco di Padova è indisponibile? Non è compito del sindaco trovare alloggio per i clandestini, il sindaco di Padova pensa ai padovani". Diretto l'attacco del primo cittadino Massimo Bitonci nei confronti dI Patrizia Impresa, la massima autorità del governo presente sul territorio patavino.

EX CASERMA PRANDINA. Ancora una volta il motivo del contendere è l'accoglienza profughi in città e la destinazione dell'ex caserma Prandina che, dal luglio scorso, è stata convertita in un centro di prima accoglienza che ospita circa 500 profughi. Massimo Bitonci ha così deciso di portare in giunta una proposta formale di acquisizione dell'area avanzando un'offerta economica del Comune al Demanio.

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IL PREFETTO DEVE ARRANGIARSI. "Io non metterò mai a disposizione della prefettura scuole e beni comunali per i clandestini - conclude Bitonci - Il prefetto su questo deve arrangiarsi. Credo che il prefetto abbia sbagliato completamente scegliendo la Prandina, un luogo dove doveva nascere il più grande parcheggio per il centro. Avevamo chiuso un accordo con i vigili del fuoco per una triangolazione con la loro caserma: oggi pagano 800 mila euro all'anno di affitto. Avremmo potuto farglieli risparmiare e risparmiare soldi pubblici".

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