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Cronaca Riviere / Via Niccolò Orsini

Prandina: Bitonci manda i vigili controlli Ulss e attacca il prefetto

Al centro di prima accoglienza, il sindaco di Padova ha dato ordine alla polizia locale di schedare gli immigrati e chiedere a tutti i documenti. Il primo cittadino si muove anche sul fronte igienico-sanitario

Il sindaco di Padova Massimo Bitonci ritorna all'attacco. Nel mirino, ancora una volta, l'ex caserma Prandina, nel cuore della città, adibita a centro di prima accoglienza per i profughi. La struttura, negli ultimi giorni, ha toccato cifre record, arrivando ad ospitare 370 migranti. Numero che supera abbondantemente la capienza prevista inizialmente di 200 persone.

CONTROLLI ALLA PRANDINA. Due i fronti su cui il primo cittadino ha deciso di intervenire, in attesa del 2 settembre, data in cui, da accordi presi con la Prefettura, la "tendopoli" dovrebbe essere smantellata: in primis, controlli, serrati, da parte della polizia locale, che provvederà a schedare gli immigrati presenti, richiedendo i documenti e monitorando situazione e spostamenti; poi, c'è la questione igienico-sanitaria, e la richiesta di nuovi controlli di Ulss 16, Arpav e Spisal.

EMERGENZA IGIENICO-SANITARIA. I sanitari avevano già effettuato accertamenti all'interno della struttura, proprio su richiesta del primo cittadino, a pochi giorni dall'apertura del centro di prima accoglienza, e l'esito era stato negativo. Tuttavia, da allora, il numero di persone ospiti dell'ex caserma è aumentato notevolmente, facendo scattare l'allarme sui fronti della sicurezza e dell'igiene.

LA POLEMICA. Entro il 2 settembre, dunque, la "tendopoli" dovrebbe essere smantellata, e Bitonci non intende soprassedere su questo. Aperta la polemica con la Prefettura, che, secondo il sindaco, non avrebbe rispettato gli accordi, dato che il numero di migranti ospitati continua a crescere invece di diminuire. Sul tema dell'accoglienza, la posizione del primo cittadino è chiara e il "no" è secco. Dopo avere disertato il primo incontro con i sindaci euganei, promosso dal presidente della Provincia Enoch Soranzo, Bitonci ha dichiarato di voler boicottare anche la seconda seduta, indetta per il 31 agosto proprio per trovare una soluzione "condivisa" all'emergenza profughi.

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