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Cronaca Riviere / Corso Milano

M5s alla Prandina: "No al business dell'accoglienza e concentrazioni"

Una delegazione pentastellata ha fatto visita, lunedì mattina, all'ex caserma di Padova, dove attualmente sono ospitati circa 450 profughi. Jacopo Berti: "Quello che è avvenuto è colpa del sindaco Bitonci"

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Jacopo Berti, i parlamentari Silvia Benedetti, Marco Brugnerotto e Giovanni Endrizzi, e la consigliera comunale di Padova Francesca Betto, lunedì hanno visitato, assieme al viceprefetto Alessandro Sallusto, l'ex caserma Prandina, dove attualmente sono ospitati circa 450 profughi, per verificare personalmente la situazione all'interno del centro di prima accoglienza allestito in centro a Padova.

"NO ALLE CONCENTRAZIONI". Nella tarda mattinata, la delegazione pentastellata è stata ricevuta anche dal prefetto padovano Patrizia Impresa. "Abbiamo chiesto al prefetto di evitare la concentrazione di migranti in centri di accoglienza o tendopoli di grandi dimensioni - ha dichiarato il senatore Giovanni Endrizzi - e di intervenire sul business dell'accoglienza".

BERTI, "GLI ALTRI PARTITI ABBAIANO": Guarda il video

"BITONCI ABBAIA E BASTA". "L'ex caserma Prandina, è stato il primo centro che abbiamo visitato ed è l'emblema di un'amministrazione ipocrita, quella di Bitonci - sono state invece le parole di Berti - Arrivano gli immigrati e, alla richiesta di collaborazione del prefetto per la gestione dell'emergenza, lui ha risposto 'non mi riguarda'. Un sindaco che abbaia ma poi se ne frega dei cittadini, della sicurezza della città e della gestione di un problema di tale portata".

LE PROPOSTE DEL M5S. "Le nostre proposte sono in linea con le esigenze espresse dal prefetto e del viceprefetto - ha continuato Berti - le commissioni per il riconoscimento dello stato di profugo sono 40 in tutta Italia, col risultato che ci vuole un anno in media per svolgere la pratica, contro i 30 giorni richiesti dalla normativa. Chiediamo che vengano raddoppiate, 80, anche di più. Dobbiamo capire nel minor tempo possibile chi va salvato, essendo un profugo e chi va rimpatriato essendo un clandestino - ha proseguito il capogruppo del Movimento 5 Stelle - i clandestini fanno ricorso, ma i tempi sono quelli dei tribunali italiani, la media è di un anno, periodo durante il quale l'immigrato resta nel nostro Paese e spesso scappa. Noi vogliamo tempi certi nei ricorsi e per questo proponiamo sezioni dedicate nei tribunali per decidere in via definitiva e rimpatriare i clandestini. Per farlo è necessario, inoltre, stipulare accordi bilaterali coi Paesi di provenienza dei migranti".

"MENTRE GLI ALTRI PARTITI ABBAIANO, SERVONO SOLUZIONI": IL VIDEO

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