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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Monselice

Profughi prof a Monselice e Conselve

Il progetto "Intercultura" prevede che i due professori svolgano alcune lezioni, in particolare di lingua inglese e francese, per un totale di circa 50 ore, che verranno loro pagate tramite voucher

Saranno due richiedenti asilo, i prof d'eccezione che affiancheranno i docenti degli istituti Cattaneo di Monselice e Mattei di Conselve negli insegnamenti di lingua e cultura africana.

IL PROGETTO. Tamsir ha una laurea in matematica e in lingua inglese ed ha frequentato l'Università delle Scienze sociali del Gambia; Karamba, imvece, ha una laurea e un master in Letteratura inglese e francese conseguiti all'Università di Dakar in Senegal. Il progetto "Intercultura", portato avanti da Bassa Padovana Acccoglie e finanziato da Caritas e Fondazione Cariparo, prevede che i due professori svolgano alcune lezioni, in particolare di lingua inglese e francese, per un totale di circa 50 ore, che verranno loro pagate tramite voucher.

LEGA. Perplessità sul progetto sono state espresse dal consigliere della Lega Nord Emanuele Rosina: "Nelle migliori scuole al mondo per aprire la mente a studenti e professori si cercano le migliori menti disponibili ma in questo liceo si portano i rifugiati ad insegnare l'inglese e il francese. Questi richiedenti asilo hanno realmente le specifiche competenze e lauree dichiarate o sono in possesso di titoli auto certificati nel momento di arrivo nelle nostre coste? Anche fossero vere, queste lauree sono riconosciute ed equiparate alle nostre? Il preside non era in grado di trovare soggetti del mondo del lavoro, laureati, madre lingua e capaci di sostenere il corso richiesto o come al solito si è preferito spettacolarizzare il diverso?".

NUOVA MONSELICE. L'iniziativa è stata colta con favore, invece, dal Gruppo "Nuova Monselice": "Si tratta certamente di una buona prassi, che si presta ad essere presa d'esempio anche in altre zone dell'Italia, che mira all'integrazione attiva nel tessuto sociale italiano di persone migranti. Non da ultimo è da cogliere l'aspetto positivo costituito dal fatto che questo progetto avviene in ambito scolastico, probabilmente il contesto più idoneo allo scambio civile e democratico del sapere e alla positiva contaminazione di usi e costumi diversi".

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