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Cronaca Piazze / Via Municipio

Profughi africani in protesta: rabbia e tensioni ai cancelli del municipio

La manifestazione stamane davanti palazzo Moroni. Una 50ina i dimostranti presentatisi per chiedere una nuova accoglienza allo scadere della copertura finanziaria dell'emergenza. Attimi concitati con la polizia

Una cinquantina di profughi con permesso di soggiorno umanitario, provenienti da diversi stati africani e fuggiti dalla Libia l'anno scorso durante la guerra, accompagnati dall'associazione Razzismo stop, si è data appuntamento alle 11 di questa mattina, davanti all'ingresso di palazzo Moroni a Padova, la sede municipale della città.

ACCOGLIENZA COI GIORNI CONTATI. Il motivo? Portare all'attenzione pubblica l'imminente scadenza del 31 dicembre, quando è prevista la fine della dichiarazione dello stato di emergenza e con essa la fine della copertura finanziaria per l’accoglienza di circa 240 profughi nella nostra provincia.

CHE FINE HANNO FATTO I SOLDI. La domanda poi che pongono è dove sono finiti quei 46 euro che il Governo ha messo a disposizione per loro ogni giorno visto che in questo anno e mezzo non hanno avuto, se non in alcuni casi, corsi di alfabetizzazione, assistenza legale, percorsi di formazione al lavoro, e tutto ciò che le direttive europee in materia di protezione internazionale prevedono.

ATTIMI DI TENSIONE. La manifestazione, dai toni concitati, ha rischiato di degenerare quando, alla chiusura per questioni di sicurezza di tutti gli accessi a palazzo Moroni, alcuni dimostranti hanno iniziato a spingere con forza i cancelli dove, dall'altra parte, si trovavano gli agenti della Digos. L'allarme è comunque rientrato e l’assessore al Sociale Fabio Verlato ha ricevuto una delegazione dei dimostranti. Verlato si è impegnato a cercare una soluzione per il problema dell’iscrizione anagrafica e per i titoli di viaggio.

LA LETTERA DEI RICHIEDENTI ASILO. I profughi che hanno manifestato si trovano a Padova dall’estate scorsa; da allora, scrivono i richiedenti asilo in una lettera alle istituzioni, "sono state poche le possibilità di trovare un lavoro e una sistemazione abitativa, perchè la maggior parte di noi sta ricevendo il permesso di soggiorno solamente in questi giorni, nonostante la legge ci desse la possibilità di averlo subito; quasi nessuno di noi ha avuto la possibilità di avere la residenza e quindi la carta di identità. Sappiamo che il governo ha deciso che il 31 dicembre l’emergenza Nordafrica finisce, per cui tutti i posti dove siamo ospitati dal nostro arrivo a Padova chiuderanno e noi dal 1 gennaio 2013 saremo sulla strada. Crediamo di aver sofferto abbastanza fino ad adesso, siamo scappati dal nostro paese e poi dalla Libia, non vogliamo scappare anche da Padova".

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