rotate-mobile
Cronaca

Prostituta ricorre al Tar contro la multa e contro il Regolamento di polizia urbana

La "lucciola" contesta non solo il verbale di accertamento, ma anche il regolamento stesso, "asserendone l'illegittimità per violazione di legge ed eccesso di potere"

"Lucciola" ricorre al Tar contro la multa e contro l'articolo 11 ("prestazioni sessuali a pagamento") del Regolamento di polizia urbana che norma la materia.

"LUCCIOLA" CONTRO LA MULTA. Come previsto dalla nuova normativa, alla donna, sorpresa a prostituirsi dagli agenti di polizia locale il 24 marzo scorso, è stata comminata una sanzione da 500 euro. Ora, la prostituta contesta non solo il verbale di accertamento, ma anche il regolamento stesso, "asserendone l’illegittimità per violazione di legge ed eccesso di potere e chiedendone la sospensione cautelare degli effetti". Il Comune ha affidato all'avvocatura l'incarico di resistere in giudizio.

PRECEDENTI. Non è comunque il primo caso di questo tipo. Risale all'aprile scorso, il ricorso presentato da un'altra "lucciola", che aveva rivendicato il proprio diritto ad esercitare la professione e sostenendo che il dispositivo comunale violerebbe alcuni articoli della Costituzione. Un caso analogo si era verificato anche nel luglio scorso, ma i magistrati avevano dichiarato improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prostituta ricorre al Tar contro la multa e contro il Regolamento di polizia urbana

PadovaOggi è in caricamento