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Cronaca Sacra Famiglia / Via Vittorio Veneto

Raccolta dei rifiuti "porta a porta" Lega all'attacco: "Caos e sprechi"

Sacchetti davanti alle porte di casa, confusione, residenti non informati, costi troppo alti: sono solo alcune delle critiche dei leghisti al sistema di differenziata a domicilio estesa alle zone non servite nei quartieri 5 e 6

Chi non ha ricevuto i bidoni per la raccolta, chi ne ha ricevuti di troppo grandi, immondizie per strada, degrado e vandalismo. L'ultima fase del progetto di differenziata "porta a porta", con l'estensione del servizio ai quartieri di Padova non ancora coperti, avrebbe dovuto segnare la chiusura di un cerchio, ma, agli occhi della Lega, si starebbe invece rivelando una scelta inadeguata, costosa e male organizzata.

LEGA NORD - “Il porta a porta nei quartieri 5 e 6 ha mandato nel caos i cittadini - dichiarano Alessandra Bottazzo, Paola Ghidoni e Fabrizio Boron - Gli effetti sono visibili lungo le strade della Mandria e Brusegana. In via Vittorio Veneto alcune famiglie non hanno ricevuto i bidoncini. In via Cave ne hanno ricevuti troppi o troppo grandi: nelle case popolari coppie di anziani dovranno trasportare dentro e fuori l'appartamento dei contenitori di dimensioni esagerate, considerati i loro consumi. Alcuni residenti, presi dallo sconforto, hanno abbandonato i sacchetti per strada, fuori dalla porta di casa”. Problemi di gestione, ma non solo: “L'incapacità del Comune di rispondere alle esigenze dei padovani favorisce il degrado e incentiva i vandali, come documentato da alcuni cittadini della Paltana. In via Contarello non sono stati distribuiti né i bidoncini, né le informazioni sulla nuova modalità di raccolta. Il porta a porta - concludono - non ha senso viste le tecnologie attuali. Si può fare differenziata ad altissimi livelli, tutelando davvero l'ambiente, senza disagi per i cittadini e per gli anziani, e soprattutto con costi molto inferiori per la comunità”.

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