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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Via Nino Bixio

Studente aggredito dal branco: accerchiato e rapinato mentre torna a casa

Attimi di paura per un 27enne friulano, stordito a pugni da tre nordafricani che gli hanno rubato il telefonino. Uno dei rapinatori è finito in carcere, si cercano i complici

Ieri a mezzogiorno un gruppo di nigeriani ha ferito due uomini e danneggiato un locale davanti alla stazione, meno di otto ore dopo la scena si è ripetuta a poca distanza, con un giovane tramortito da una banda durante una rapina.

Violenze di gruppo

Una giornata movimentata quella di martedì 21 agosto attorno allo scalo ferroviario del capoluogo, già tristemente noto per il ripetersi quotidiano di episodi di delinquenza. Ieri a farla da padrone sono state due bande di africani, una composta da nigeriani e l'altra da tunisini. I primi hanno aggredito un marocchino, che ha chiesto aiuto alla polizia locale, e scappando da un negozio hanno travolto un uomo della Tunisia.

Aggressione brutale

Giusto il tempo di avviare le indagini, e gli uomini della questura sono stati richiamati in zona attorno alle 19.30. A chiedere aiuto un giovane ghanese residente a Pordenone, che a Padova frequenta la facoltà di ingegneria all'università. Il 27enne stava tornando in Friuli, quando all'incrocio tra via Bixio e via Cairoli ha superato un gruppo di tre tunisini. Camminava con il cellulare all'orecchio e trascinando un trolley in attesa di salire sul treno, dove però non è mai arrivato.

La rapina

I nordafricani hanno notato lo smartphone e lo hanno accerchiato: il giovane ricorda solo che uno degli aggressori era armato di catena. Poi il buio, perchè una violenta manata al viso lo ha tramortito. In pochi attimi i rapinatori gli hanno sfilato il telefonino e sono scappati mentre sul posto arrivava una volante, allertata da alcuni passanti che avevano assistito alla scena.

L'arresto

I malviventi sono scappati in direzioni diverse e dopo un breve inseguimento gli agenti ne hanno bloccato e ammanettato uno. Portato in questura per essere interrogato e risalire all'identità dei complici, il 37enne è finito in carcere con l'accusa di rapina in concorso. La vittima è stata medicata sul posto e, oltre al grande spavento, se l'è cavata con una ferita al labbro che guarirà nel giro di qualche giorno.

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