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Cronaca Cittadella

Aggredito mentre si apparta con una lucciola: è in sedia a rotelle

I carabinieri di Cittadella hanno arrestato in provincia di Novara una coppia di romeni responsabile ad aprile di una rapina violenta ai danni di un padovano. Fondamentali le intercettazioni

Li hanno scovati in un appartamento di Trecate, nel novarese: Ionut Alin D., 23 anni, e Loredana D., 25 anni, entrambi romeni, sarebbero i responsabili di un’aggressione violenta avvenuta il primo aprile nei confronti di un padovano di Cittadella. La vittima si era appartata con la ragazza al fine di consumare un rapporto sessuale a pagamento quando, improvvisamente, è stato aggredito dal complice della donna che lo ha percosso, ai fini di rapina, causandogli delle gravi lesioni personali che l’hanno costretto in ospedale per un lungo periodo di degenza, con la diagnosi di “trauma cranico commotivo ed emiparesi destra da contusione midollare cervicale”. La vittima, tuttora, anche se dimessa, è costretta su una sedia a rotelle per le lesioni patite. Tuttavia, nonostante il trauma subito, ha riconosciuto in fotografia sia la donna con cui si era appartato che il suo aggressore. Attraverso successivi accertamenti ed intercettazioni telefoniche è stato possibile individuare l’attuale domicilio dei due romeni, sorpresi dai carabinieri dell’aliquota operativa del comando compagnia di Cittadella, nella serata di mercoledì 22 maggio.

Ionut Alin D.-2Loredana D.-2I PROVVEDIMENTI. I due sono stati sottoposti a perquisizione personale e domiciliare che ha permesso ai militari di rivenire i telefoni cellulari sui quali sono state intercettate le conversazioni che li incriminavano e un paio di scarpe da ginnastica, appartenenti a Ionut Alin D., la cui impronta della suola coincide alla perfezione con un’impronta rinvenuta e repertata sul luogo del delitto. Dati i gravi e concordanti indizi raccolti, in ordine al reato di rapina in concorso, a carico dei due romeni, al fine di impedirne la fuga, i carabinieri di Cittadella li hanno immediatamente sottoposti a fermo di indiziato di delitto, di cui è stato dato avviso al pubblico ministero di turno presso la procura della repubblica di Novara, che ha disposto la traduzione immediata dei due in carcere a Vercelli, dove rimangono a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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