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Cronaca San Martino di Lupari

Rapina in gioielleria a Castelfranco Arrestati gli autori: coppia di padovani

Il colpo risale all'8 agosto. I carabinieri li hanno ammanettati nella notte tra martedì e mercoledì, andandogli a far visita nella loro casa di San Martino di Lupari. Recuperato il bottino da 40mila euro

Una coppia di padovani è stata arrestata dai carabinieri del comando provinciale di Treviso, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare, per la rapina compiuta l'8 agosto ai danni della gioielleria Giorgio Zacco di Castelfranco Veneto. Il bottino, per un valore di 40 mila euro, è stato recuperato. L'Arma ha così chiuso, in pochi giorni, un caso che aveva scosso il comune trevigiano, prendendo da subito una pista che ha dato i suoi frutti. Il gioielliere era finito in ospedale per lesioni al volto e alla testa e per la frattura ad un piede. Il blitz è scattato nella notte in un appartamento nel Padovano, dove i due conviventi sono stati arrestati.

LA RAPINA E L'ARRESTO. Nel pomeriggio dell’8 agosto, i due rapinatori si erano introdotti nell’attività commerciale poco dopo l’apertura pomeridiana, assaltando il titolare e portandosi via gioielli e contanti. Si tratta di due italiani residenti a San Martino di Lupari, F.B. 43enne pregiudicato per reati contro il patrimonio e la ragazza, 21 anni, M.B. I militari sono riusciti a risalire in breve tempo ai due rapinatori grazie all’identificazione di una macchina, una Lancia Y, e alle dichiarazioni di alcuni testimoni, oltre alla minuziosa descrizione dell’aspetto fisico da parte dello stesso gioielliere che, nonostante le botte che gli hanno provocato lesioni guaribili in 30 giorni, è riuscito a vederli bene in faccia. Lo stesso titolare avrebbe inoltre confermato che i due si erano recati al negozio il giorno precedente con la scusa di dover acquistare delle fedi per il matrimonio. Ma sarebbe stata solo una tattica. I due avrebbero infatti osservato i movimenti di Giorgio Zacco per progettare un piano e agire il giorno seguente.

ALBERGO DI LUSSO PER FESTEGGIARE IL COLPO. Dalle ricostruzioni effettuate dai carabinieri è emerso che i malviventi sarebbero andati a festeggiare il colpo a Lignano per il fine settimana, alloggiando in un albergo di lusso e vendendo in due compro oro, durante il tragitto, alcuni monili in oro. Al momento dell’arresto, il 43enne avrebbe ammesso le sue colpe e al momento si trova in carcere a Santa Bona. La ragazza, invece, avrà l’obbligo di dimora e soggiorno all’interno del comune di residenza. Dalla perquisizione domiciliare sono state rinvenute anche due parrucche, probabilmente utilizzate per effettuare altri colpi che sarebbero ancora da accertare. Il giorno del colpo a Castelfranco Veneto indossavano un cappellino e degli occhiali da sole. Secondo le testimonianze del titolare, avrebbero chiesto di vedere alcuni orologi e, all’apertura della vetrina, il 43enne l’avrebbe bloccato spingendo il ginocchio sul diaframma della vittima, mentre la compagna svaligiava l’attività.

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