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Far west in città: finti poliziotti rapinano un'anziana e scatta l'inseguimento in strada

Tutto è iniziato nel parcheggio de La Corte dove due uomini hanno rubato l'auto e la borsa di una donna. Catturati alla Stanga dopo un inseguimento, in casa c'erano le prove del reato

L'hanno distratta, malmenata e le hanno rubato l'automobile prima di essere inseguiti e fermati a qualche chilometro di distanza. Si è conclusa con un arresto e una denuncia la rapina ai danni di una anziana donna fuori da un noto centro commerciale.

La rapina

I fatti risalgono a martedì 17 febbraio. Sono le 18.45 quando una 72enne padovana, terminate le compere al supermercato, è uscita dal centro commerciale La Corte di Mortise per raggiungere la propria Fiat Panda. Nel parcheggio, mentre la donna è intenta a caricare i sacchetti nel bagagliaio, la avvicinano due uomini che affermano di essere due poliziotti e sostengono di dover controllare il veicolo, che sarebbe stato preso di mira dai ladri mentre la proprietaria era dentro il supermercato. I due malviventi hanno approfittato del momento di confusione della signora per spintonarla e rubarle le chiavi, salendo sull'auto e allontanandosi.

L'inseguimento

La donna, terrorizzata, ha chiamato la polizia che è giunta sul posto per soccorrere la vittima e raccoglierne la testimonianza. In base alla descrizione dei due rapinatori, tutte le pattuglie del territorio sono state messe in allerta per rintracciare la Panda azzurra. Alle 23 la vettura è stata avvistata in via Longhin e il conducente, accortosi della volante, ha tentato la fuga per le vie limitrofe zigzagando tra le altre auto a velocità sostenuta. L'inseguimento, che ha impiegato diverse pattuglie, è finito in via San Fidenzio, dove i due ricercati sono stati catturati. Alla Panda i malviventi avevano cambiato le targhe, sostituendole con quelle rubate poco prima da un'altra macchina in sosta. Di lì il sospetto che il furto a La Corte servisse a procurare un veicolo da usare per commettere altri reati.

La perquisizione

Alla guida dell'auto c'era G.O., 41enne padovano e già noto alle forze dell'ordine, ex barista ed ex ultras del Calcio Padova colpito dal daspo nel 2005. Insieme a lui un altro padovano 59enne, al momento senza fissa dimora. Al fermo è seguita una perquisizione nella casa del 41enne, dove gli agenti hanno recuperato le targhe della Fiat rubata e la borsetta dell'anziana rapinata. Nell'abitazione è stata trovata anche una pistola giocattolo senza il tappo rosso previsto per legge e un passamontagna ricavato da un berretto di lana, oltre a un computer portatile risultato rubato. Nascosto dietro la vicina pensilina dell'autobus c'era anche il cellulare rubato in serata alla donna, di cui i malviventi avevano cercato di disfarsi per non essere rintracciati.

Le accuse

Il 41enne è stato arrestato per rapina e denunciato in stato di libertà per ricettazione, stesso reato per cui è stato indagato anche il suo complice. L'ex ultras si trova ora nel carcere di Padova.

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