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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Monselice / Via San Filippo Neri

Truffarono, picchiarono e rapinarono un 80enne travestiti da vigile e idraulico: l'incubo è finito

I carabinieri hanno arrestato due giovani ritenuti responsabili di una violenta rapina ai danni di un anziano di Monselice. Li hanno stanati nel rodigino e portati in carcere

Accuse gravissime per i due ventenni, rintracciati dai carabinieri di Monselice (della compagnia di Abano) dopo una lunga indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Padova. Oltre ad aver truffato un anziano, lo hanno anche malmenato e rapinato, rompendogli una costola.

L'approccio: un classico delle truffe

L'episodio risale a inizio settembre. All'ora di pranzo l'80enne rientra nella sua abitazione di via San Filippo Neri. Parcheggia l'auto e viene avvicinato da due giovani sulla ventina. All'apparenza sono un vigile urbano e un idraulico, con tanto di divisa e strumenti da lavoro. Spiegano di dover controllare il suo contatore dell'acqua e scatta l'imbroglio. Dopo le verifiche sull'apparecchio esterno, arriva la richiesta di entrare in casa per verificare la qualità dell'acqua che esce dal rubinetto.

Il finto allarme

L'80enne li porta nel bagno al piano terra, dove i due truffatori nebulizzano una sostanza irritante senza farsi vedere. «L'acqua è contaminata dal mercurio! Dobbiamo bonificare l'intera casa», è l'allarme lanciato dal sedicente vigile. Una tecnica ormai collaudata, che terrorizza le vittime gettandole nel panico. Poi l'invito esplicito: mettere gioielli e soldi in una busta sigillata per non perderli o rovinarli. Dopo averli presi dalla cassaforte, qualcosa è scattato nella mente dell'anziano. Insospettito, ha detto che avrebbe chiamato i carabinieri e la situazione è degenerata.

Il pestaggio

Gli hanno strappato la busta con i gioielli, colpendolo con un pugno al petto e sbattendolo a terra prima di scappare. L'anziano è riuscito a riprendersi sopo alcuni minuti in cui è rimasto svenuto sul pavimento. Ha chiamato i soccorsi ed è finito al pronto soccorso dove gli è stata curata una ferita alla tempia. Il suo calvario però non è finito, perché qualche giorno dopo le dimissioni, in preda a forti dolori, è tornato a farsi visitare e ha scoperto di avere anche una costola rotta.

Le indagini li inchiodano

A quel punto si è deciso a raccontare tutto ai carabinieri. Un racconto lungo e dettagliato in cui ha descritto alla perfezione gli aggressori e ha ricostruito i particolari della rapina. Fondamentali anche le testimonianze dei vicini di casa, che avevano visto scappare i due uomini travestiti. Vista la dinamica della truffa degenerata, i sospetti dei militari si sono concentrati sue due vecchie conoscenze. Quando hanno mostrato alla vittima le fotografie di David Duric e Valentino Radosavljevic ogni dubbio si è sciolto: erano loro.

Pregiudicati di lungo corso

Di origini croate ma nati in Italia, il 23enne Duric si è finto vigile urbano mentre il complice 25enne ha recitato la parte dell'operaio. I due, con una lunga lista di precedenti per furto, sono conosciuti alle forze dell'ordine a cui in passato hanno fornito moltissimi nomi falsi. Identificati, il giudice per le udienze preliminari ha disposto per loro la carcerazione. A quel punto i carabinieri di Monselice si sono messi sulle loro tracce stanandoli ad Adria, nel rodigino. Radosavljevic, senza fissa dimora, è stato trovato in un camper parcheggiato nelle vicinanze di un supermercato. I due sono stati consegnati ai penitenziari di Padova e Rovigo martedì mattina.

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