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Cronaca Megliadino San Fidenzio

Rapine nelle sale slot, seminavano il terrore nella Bassa e nel Rodigino: raffica di denunce

Numerosi gli episodi contestati ad E.T., di Badia Polesine (Rovigo), indagato per rapina a mano armata, furto autovettura, furto di targhe e incendio

L'indagine è partita dall'arresto di un gruppo di persone per una serie di rapina ai danni di sale slot. I fatti vanno da maggio 2016 sino ad oggi: cinque le persone indagate dai carabinieri per rapina a mano armata, furto autovettura, furto di targhe e incendio.

EPISODI CONTESTATI. Tra le rapine contestate quella alla sala giochi Blu 21 di Badia Polesine (Rovigo) del 27 maggio. Un'altra avvenuta ai danni di una donna di Pettorazza Grimani, sempre nel Rodigino, alla quale sarebbe stata rubata una Kia il 4 luglio del 2016. Un episodio avvenuto alla Fattoria. Poi, un'altra rapina ai danni di un distributore Petroli, gestito da una donna di Monselice, il 4 luglio del 2015, a Megliadino San Fidenzio. Tutte contestazioni mosse nei confronti di E.T., di Badia Polesine. Altra contestazione per la sala giochi Mega Vlt di Rovigo il 16 dicembre del 2016. Poi, altra rapina al distributore di Megliadino San Fidenzio, che sarebbe stata commessa ancora da E. T., assieme ad una seconda romena. Poi, il 23 marzo del 2017 colpita la Blu 21 di Copparo, nel Ferrarese. E ancora, un'altra rapina a Las Lendinaras, il primo aprile, assieme ad un uomo di Piacenza d'Adige, M. P., già arrestato su ordinanza di custodia cautelare.

FURTO TARGA. Nei confronti del badiese ci sarebbe anche il furto della targa posteriore di una Toyota Yaris, la cui proprietaria è di Badia Polesine. La targa sarebbe stata poi stata apposta sull'auto usata per le rapine. Non sarebbe però l'unico caso, per lo stesso scopo sarebbe poi stata rubata la targa di una Mazda, così come una Alfa 156. In un caso, una Kia rubata per commettere una rapina sarebbe stata data alle fiamme a Villamarzana, il 4 luglio 2016, sulla Transpolesana. Sia E. T. che  M. P. non sono noti come rapinatori di professione. Ad aggravare la loro situazione avrebbe poi contribuito anche la dipendenza dal gioco, che li avrebbe esposti a pesanti perdite.

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