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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Due anni di ricatti a luci rosse contro un imprenditore padovano: in manette 33enne

La squadra mobile di Padova e la polizia postale hanno ammanettato un kossovaro che ha sottratto 124mila euro a un 60enne sposato riducendolo sul lastrico

Ha ricattato un imprenditore padovano di 60 anni fino a metterlo sul lastrico. La squadra mobile di Padova, insieme alla polizia postale, ha arrestato nei giorni scorsi un 33enne kosovaro per aver fatto una serie di ricatti a luci rosse nei confronti di un uomo sposato e padre di famiglia, riuscendo a sottrargli complessivamente 124mila euro.

La denuncia

Lo scorso giugno, l’imprenditore, ormai completamente assoggettato psicologicamente ed economicamente al suo estorsore, ha contattato in forma anonima la polizia postale, raccontando di essere stato vittima di estorsione e chiedendo quali tutele potesse prendere per evitare la divulgazione di un video compromettente. Una volta rintracciato, gli investigatori della squadra mobile sono riusciti a instaurare un rapporto di fiducia con l’uomo, convincendolo a raccontare i fatti.

I fatti

L’imprenditore ha riferito che all’inizio del 2012 aveva conosciuto alcuni ragazzi stranieri per questioni di lavoro e che con uno di loro aveva mantenuto contatti finché non ne era nata una relazione sentimentale. Nel primo periodo la relazione si era basata su un rapporto paritario finché nel 2016, lo straniero, all’insaputa dell’imprenditore, aveva registrato con il proprio telefonino un video mentre il padovano gli praticava un rapporto orale. Dopo qualche mese, il 33enne aveva iniziato a ricattare l’uomo raccontandogli che la propria moglie aveva trovato una chiavetta usb con all’interno il video del rapporto, che voleva separarsi e che, per non diffondere il video, pretendeva circa trentamila euro per l’acquisto della casa in Kosovo, aumentando successivamente la richiesta fino a 150mila euro.

La paura

L’imprenditore, impaurito, ha accettato di pagare la somma attraverso un piano di rateizzazione con l’accordo che al saldo avrebbe avuto indietro il video. Da quel momento il padovano è diventato ostaggio psicologico e fisico del suo estorsore che pretendeva il pagamento ogni mese della somma pattuita, dicendo di essere anche lui sotto ricatto della moglie.

L’arresto

Grazie alla ricostruzione dei movimenti finanziari e alle intercettazioni ambientali, è stata verificata la colpevolezza dello straniero. Lo scorso 28 giugno il personale gli agenti hanno organizzato un incontro sotto copertura nel parcheggio di un campo sportivo per consegnare un assegno di 10.300 euro. Una volta arrivato a bordo di una Bmw e aver ricevuto l’assegno, lo straniero è stato bloccato e arrestato. Mercoledì il Pm ha chiesto il giudizio immediato nei confronti della persona arrestata che si trova ora in carcere.

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