rotate-mobile
Cronaca

I pesci "ghiacciolo" dell'Antartide minacciati dal surriscaldamento

Il dato emerge da uno studio dell'Università di Padova sull'evoluzione del genoma di questi particolari esemplari. La ricerca spiega i meccanismi evolutivi che consentono di sopravvivere a condizioni climatiche estreme

Cosa consente ai pesci "ghiacciolo" di sopravvivere alle condizioni climatiche estreme dell'Antartide? A trovare una risposta scientifica alla domanda ci ha pensato un gruppo di ricercatori dell'Università di Padova coordinato dal professor Tomaso Patarnello. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista "Genome Biology and Evolution" e, oltre a spiegare i meccanismi evolutivi del genoma di questi pesci antartici, mette in luce l'attuale minaccia alla loro sopravvivenza rappresentata dai repentini cambiamenti climatici in corso.

L'ALTRA RICERCA MADE IN PADOVA: I PESCI SANNO CONTARE

LA SCOPERTA. "Abbiamo condotto gli studi sul trascrittoma muscolare ovvero l'intero set di geni attivi nel muscolo dei pesci ghiacciolo - spiega Patarnello - evidenziando così la duplicazione di geni che hanno il ruolo di migliorare l'efficienza della produzione di energia, processo molto problematico alle basse temperature. In particolare, i geni duplicati sono coinvolti nel funzionamento dei mitocondri, piccoli organelli cellulari che rappresentano la 'centrale termica ed energetica' di ogni cellula, una sorta di micro generatori biologici il cui ruolo è fondamentale per l'adattamento alle basse temperature". Ora però, secondo i ricercatori "l'aumento della temperatura, soprattutto nelle regioni polari, rischia di compromettere il funzionamento di queste sofisticate 'macchine biologiche' frutto di milioni di anni di evoluzione".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I pesci "ghiacciolo" dell'Antartide minacciati dal surriscaldamento

PadovaOggi è in caricamento