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Cronaca

Riina jr, il magistrato Gratteri: “Un errore portarlo a Padova”

Intervistato questa mattina durante il suo intervento in città, il procuratore antimafia ha risposto alle domande sul trasferimento del figlio del boss mafioso Totò Riina: "Di solito quando l'esponente di un'associazione mafiosa si muove, si porta dietro i picciotti"

“Un errore portarlo a Padova”: sono queste le parole di Nicola Gratteri, procuratore antimafia in Calabria, interpellato sul trasferimento del figlio del boss mafioso.

BOSS CON I PICCIOTTI. Secondo il procuratore, intervenuto questa mattina in un convegno in città, la volontà di Riina jr di trasferirsi al Nord potrebbe nascondere una strategia mafiosa: “La cosa peggiore che abbiamo fatto a livello legislativo in Italia è il soggiorno obbligato. Quando un mafioso arriva in una città non viene da solo: porta dietro i picciotti, crea una colonia, si crea una struttura. Non è questione di essere razzisti o nordisti, si tratta di dire le cose come stanno”. E se lo dice lui forse c’è da crederci.

INFILTRAZIONI MAFIOSE IN VENETO? Insomma l’arrivo di Riina jr non solo continua a far discutere, ma potrebbe anche essere pericoloso in Veneto dove la mafia, dice Gratteri, c’è, anche se a livelli molto bassi rispetto ad altre regioni del Nord come Lombardia e Piemonte.

RISCHIO FASCINAZIONE. Gratteri, infine, risponde ad una domanda sulle ultime fiction apparse in Italia con protagonisti boss mafiosi: “Il rischio fascinazione esiste. Probabilmente si è stati troppo indulgenti sui particolari romantici e poco su quelli cruenti di mafiosi come Totò Riina o Felice Maniero”.
 

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