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Cronaca Rubano

Le vittime delle truffe si ribellano ai malviventi e i carabinieri arrestato tre persone

In due distinte operazioni a Rubano e a Stanghella, i militari dell'Arma il 12 aprile hanno messo le manette ai polsi a tre volti noti alle forze dell'ordine. Fondamentale è stato il sangue freddo degli anziani che una volta mangiato la foglia, hanno subito contattato il 112

Le truffe e i truffatori sono in preoccupante aumento, ma spesso, grazie alla perfetta sinergia tra collettività e forze dell'ordine, le azioni criminali falliscono e scattano gli arresti. In due distinte operazioni, a Rubano e a Stanghella, i carabinieri del comando provinciale hanno consegnato alla giustizia il 12 aprile tre professionisti delle truffe agli anziani. Due gli arresti a Stanghella, un uomo e una donna di Rovigo e uno a Rubano, un napoletano.

Rubano, finto incidente

A Rubano, una donna di 80 anni ha risposto ad una telefonata alle 2 del pomeriggio: «Signora suo figlio ha avuto un incidente in auto e non è assicurato. Se non sana la situazione avrà guai con la giustizia». Si è presentato così al telefono il falso assicuratore. Spaventata la vittima sulla sorte del familiare, gli ha offerto subito una soluzione: pagare in contanti al collaboratore che sarebbe giunto subito dopo la somma in contanti, per un totale di 12.400 euro. Grazie alla campagna di informazione antitruffa attuata sul territorio da parte dell’Arma però, nella donna è scattato il campanello d’allarme e, insieme all’altro figlio presente in casa, hanno segnalato la situazione anomala al centralino del 112 che ha subito inviato una pattuglia. Il millantatore, che nel frattempo era entrato in casa, è stato trovato dai carabinieri intento a contrattare il premio per una fantomatica polizza. Colto in  flagranza di reato, il ventottenne della provincia di Napoli, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato e   dovrà rispondere all'autorità giudiziaria di tentata truffa.

Le lacrime della donna per convincere la vittima

Negli stessi istanti a Stanghella nella bassa padovana il 12 aprile i militari della stazione di Boara Pisani e della Radiomobile di Este, al termine di una rapida attività  investigativa, hanno arrestato in flagranza di reato due cittadini italiani residenti in provincia di Rovigo, un uomo di 37 anni ed una donna di 28 anni, gravati da precedenti di polizia, responsabili di truffa in concorso nei confronti di un anziano del luogo. La donna, disoccupata, con artifizi e raggiri, sfruttando la pregressa conoscenza dell’anziano, ha contattato telefonicamente la vittima, 71 anni, richiedendo una somma di denaro di 650 euro necessaria per il perfezionamento delle pratiche connesse con la gestione di un incidente grave occorso ad un suo congiunto, inscenando il coinvolgimento di un sedicente maresciallo dei carabinieri in servizio presso la caserma di Boara Pisani. Insospettito, l’anziano al fine di chiarire personalmente la vicenda, si è recato al comando di Boara Pisani dove ha appreso di essere stato evidentemente raggirato. Insomma, nessun maresciallo risultava coinvolto. In accordo con i militari si è recato all'appuntamento con la truffatrice e il complice in piazza a Stanghella. I malviventi sono arrivati all'appuntamento in moto. All’atto della consegna i due truffatori sono stati fermati e arrestati dai militari operanti. Il mezzo è stato sottoposto a fermo amministrativo poiché l’interessato, il 37enne è risultato sprovvisto di patente di guida. 

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