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Cronaca Megliadino San Vitale

Salta la giunta a Megliadino San Vitale: sette consiglieri si dimettono, effetto referendum

Quattro esponenti della maggioranza e tre della minoranza, mercoledì mattina hanno rassegnato le loro dimissioni per "coerenza, visto il mancato raggiungimento della maggioranza in paese relativamente al referendum e per protesta contro il sindaco"

Era stato l'unico dei quattro Comuni coinvolti ad aver detto "No" al quesito referendario della scorsa settimana che interrogava i cittadini sulla nascita di Quattroville, ovvero la fusione di Megliadino San Fidenzio, Megliadino San Vitale, Saletto e Santa Margherita d’Adige. Un epilogo referendario che ha avuto pesanti conseguenze nella giunta di Megliadino San Vitale dal momento che sette consiglieri comunali, quattro di maggioranza e tre di minoranza, mercoledì mattina hanno rassegnato le loro dimissioni con effettto immediato facendo così cadere la giunta guidata dal sindaco Silvia Mizzon.

COERENZA E PROTESTA CONTRO IL SINDACO.

I dimissionari sono il vicesindaco Filippo Costantin, i consiglieri Davide Chiarello, Elisa Stevanato e Silvano Turato per la civica di maggioranza “Nuove prospettive”. Quindi Samuele Danese e Tiziano Bianchin, di “Dignità e rispetto per San Vitale”, e Giorgia Martinelli di “Nuovo Megliadino”. La loro presa di posizione è arrivata per "coerenza visto il mancato raggiungimento della maggioranza in paese relativamente al referendum e per protesta contro il sindaco, che prima ha appoggiato il percorso di fusione e poi ha sostenuto il “no” a Quattroville".

COMMISSARIO.

Ora a Megliadino San Vitale arriverà un commissario nominato dalla Prefettura di Padova che rimarrà sino alla prossima tornata elettorale prevista per la primavera 2018. Rimane da capire quale sarà l'epilogo della fusione.

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