Commerciante vive nel terrore: «L'ex della mia compagna mi vuole uccidere»

Scene di inaudita violenza si sono vissute negli ultimi giorni, a cavallo tra il 22 e il 26 dicembre a Sant'Elena di Este, piccolo paese della bassa padovana. Un intreccio familiare che ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Da una parte un uomo che, dopo dodici anni dalla separazione con la compagna che gli ha dato due figli, ha cominciato a molestare il suo nuovo compagno e di conseguenza anche la sua attuale donna. Dall'altro appunto, la vittima degli atti persecutori, un commerciante di 51 anni che in più occasioni è stato costretto a chiamare il 112 a tutela della propria incolumità e quella della sua nuova famiglia. 

Coltello

In un occasione l'esagitato si è presentato nel bar del paese impugnando un coltellaccio da cucina. Voleva farsi giustizia sommaria. Visibilmente alterato voleva affrontare l'uomo che di fatto vive in casa con la sue ex e le sue figlie. La presenza della clientela al bar e l'arrivo dei carabinieri l'hanno fatto desistere. Tuttavia questo atteggiamento ha amplificato la paura e il terrore nella vittima, consapevole che in un paese piccolo, dove tutti si conoscono, il suo aggressore avrebbe continuato a perseguitarlo se non fosse stato reso inoffensivo.

Irruzione a casa

In un secondo episodio, sempre nei giorni di Natale l'ex compagno si è recato nella casa familiare dove ora vive il nuovo compagno con le figlie e ha cominciato a prendere a calci la porta d'ingresso. Voleva un confronto con il nuovo uomo della sua ex. Ha proferito parole di rara violenza, condite da imprecazioni. Il tutto in un escalation di violenza ed esasperazione. Particolare drammatico della vicenda, è stata proprio una delle sue figlie a cercare di calmarlo e invitarlo a tornare alla sua nuova casa prima che il quadro della vicenda diventasse preoccupante.

Lo sfogo della vittima

«Temo per la mia vita, ma anche quella della mia compagna - ha detto ieri 27 dicembre la vittima - quello che non capisco è che per tanti anni con questa persona ho sempre mantenuto rapporti cordiali. Negli ultimi giorni mi ha preso di mira e ha più volte urlato la sua rabbia promettendomi di farmi fuori. Vivo nel terrore, chiedo aiuto alle istituzioni prima che possa capitare l'irreparabile. Questo signore non è lucido, non ha nulla da perdere. Ho paura di trovarmelo di fronte da un momento all'altro e non so cosa potrebbe accadere». Il giorno di Santo Stefano, dopo essere intervenuti più volte, i carabinieri della Compagnia di Este hanno arrestato l'esagitato per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo aver trascorso una notte in cella di sicurezza, l'uomo è stato processato per direttissima in tribunale a Rovigo. Il giudice ha convalidato l'arresto con immediata scarcerazione e la misura restrittiva dell'obbligo di firma. In paese a Sant'Elena tutti sono al corrente della vicenda e si augurano che la situazione possa presto tornare nei ranghi.