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Cronaca Saonara / Via Liguria

Stato di agitazione indetto dai sindacati dei vigili del fuoco: «Siamo sotto organico»

Alla luce dell'incendio scoppiato oggi in via Liguria a Saonara che ha interessato decine di pompieri provenienti dal comando padovano, ma anche da fuori provincia, il sindacato Usb VVF minaccia proteste se non verrà assunto personale

Il sindacato Usb VVF del coordinamento di Padova per voce di Enrico Marchetto oggi 22 marzo è uscito con una nota polemica riguardante le ristrettezze di personale al comando vigili del fuoco di Padova. La polemica è scoppiata in corrispondenza del grave incendio che si è propagato nella zona artigianale di Saonara in via Liguria. 

Cosa è successo

«Pochi minuti dopo le 10 - ha riferito la sigla sindacale - è pervenuta alla sala operativa del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Padova una richiesta di soccorso per un incendio che si stava sviluppando all’interno di un fabbricato che ospita due aziende, una commercializza e produce pneumatici e l’altra allestimenti fieristici. Un’alta colonna di fumo nero si è alzata in cielo portando con se agenti inquinanti e cancerogeni tra cui diossine. Questa organizzazione sindacale, la Usb VVF Padova 
da anni denuncia la carenza di personale presso il comando di Padova e questo incendio è l’ennesima dimostrazione che i vigili del fuoco patavini sono costretti ad operare con una carenza di organico non accettabile». 

La polemica

«Gli incendi come questo non possono essere affrontati con una sola squadra completa presente in sede centrale perché si corre il rischio che l’incendio si propaghi ad altre strutture aumentando esponenzialmente i danni, come non si può fare affidamento a squadre di altre sedi visti i tempi di arrivo. I colleghi inoltre saranno costretti ad operare per molte ore senza un ricambio. Attendiamo i comunicati della nostra amministrazione che con il solito stile propagandistico scriveranno che sul posto sono arrivati tantissimi mezzi da diverse province del Veneto senza rendersi conto che un incendio va attaccato sul nascere perché poi risulta difficile domarlo. Ora si cercherà di preservare le strutture vicine in quanto l’incendio, come successo più volte anche recentemente, si spegnerà per esaurimento del materiale. Stiamo assistendo all’ennesimo disastro ambientale annunciato e provocato da una amministrazione e dalla politica che oltre alle pacche sulle spalle non sa fare. Siamo arrivati ad un punto nel quale qualcuno deve prendersi delle responsabilità in quanto il campanello di allarme più volte è stato suonato da questa Organizzazione che, negli anni, ha interessato chi questa responsabilità deve prendersela: prefetti, sindaci, amministrazione vigili del fuoco e tutti a scaricare il barile senza porre rimedio ma soprattutto prendersi delle 
responsabilità».

Stato di agitazione

I vertici della sigla sindacale hanno concluso: «La fotografia della mattina odierna sul fronte della sicurezza è quella di una provincia intera senza copertura dei vigili del fuoco, tutti impegnati in un unico incendio, rinforzi dai comandi di Treviso, Venezia, Rovigo e Verona con la conseguenza che anche queste sedi territoriali risultano scoperte dal servizio vigili del fuoco. Preannunciamo un nuovo stato di agitazione del personale vigili del fuoco del Comando di Padova».

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