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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Stanghella

Samira, possibile svolta: recuperato un cadavere di donna ad Albarella

Domenica il ritrovamento di una salma in avanzato stato di decomposizione ha riportato l'attenzione sul caso della 43enne marocchina scomparsa da Stanghella il 21 ottobre

Se sia davvero lei, soltanto le analisi scientifiche potranno confermarlo. Saranno necessari diversi giorni, settimane probabilmente. Il macabro ritrovamento sull'isola rodigina di Albarella ha però inevitabilmente fatto pensare che il cadavere possa appartenere alla donna di cui non si hanno notizie da quasi un mese.

Il ritrovamento

Risale a domenica pomeriggio l'avvistamento, da parte di alcuni passanti, di un corpo in acqua lungo la riva. Quella recuperata dai vigili del fuoco si è rivelata essere la salma di una donna in avanzato stato di decomposizione. Questa è la prima e finora unica certezza, mentre nulla si sa al momento di altri dettagli che potrebbero essere utili all'identificazione. La speranza è che quel corpo possa parlare e ciò che potrebbe dire spetterà alle analisi medico legali stabilirlo. Da capire innanzitutto quanto tempo il cadavere sia rimasto in acqua, anche se dalle prime indiscrezioni pare che la permanenza possa essere durata qualche settimana.

Le ricerche

Un dettaglio che ancor di più ha sollevato il sospetto che si possa trattare di Samira El Attar, 43enne marocchina scomparsa la mattina del 21 ottobre da Stanghella, dopo aver accompagnato la figlioletta all'asilo e aver fatto visita a una vicina. Dopo la denuncia di scomparsa sporta da marito Mohamed la mattina seguente, la donna è stata cercata ovunque in paese. I carabinieri, coordinati dalla procura di Rovigo, hanno fatto intervenire il Ris analizzando l'abitazione della famiglia e i campi circostanti, rivoltati con le ruspe. Un grande dispiegamento di uomini e mezzi ha setacciato i terreni e i canali, in particolare il Gorzone con l'ausilio di sommozzatori e cani molecolari.

Tanti dubbi, poche certezze

Di Samira e della sua inseparabile bicicletta non è però stata trovata traccia. Gli inquirenti hanno vagliato ogni ipotesi: dall'allontanamento volontario, al tragico incidente, fino al sequestro di persona (ipotesi di reato per la quale la procura ha aperto un fascicolo d'indagine) e all'omicidio. La mancanza del corpo -come pure di tracce della donna in vita- lascia però mancante un tassello fondamentale per venire a capo della vicenda. Ad oggi non risultano indagati, anche se il marito e i familiari sarebbero stati ascoltati più volte.

L'ipotesi Albarella

Se il cadavere di Albarella fosse quello di Samira, come avrebbe potuto raggiungere l'isola? L'ipotesi più accreditata in questo caso è quella per cui a trasportare la salma sarebbe stata l'acqua. Il Gorzone infatti scorre parallelo all'Adige attraversando la Bassa Padovana per sfociare insieme a Bacchiglione e Brenta tra Sottomarina e Isola Verde. L'Adige invece si immette in mare tra Isola Verde e Rosolina. Poco a nord dunque di Albarella, zona nota per la confluenza di varie correnti che in altre occasioni hanno restituito resti umani. La scorsa estate su quelle lingue di sabbia erano stati trovati alcuni frammenti ossei che avevano fatto pensare a una altro noto caso irrisolto, quello di Isabella Noventa. Il materiale era però risultato estraneo alla segretaria di Albignasego scomparsa nel gennaio 2016.

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