rotate-mobile
Cronaca Pontevigodarzere / Via San Vincenzo de Paoli

Da operaia a prostituta: liberata con un blitz dalla casa d'appuntamenti delle sue aguzzine

Una 40enne orientale è stata fatta arrivare in città, per poi finire nelle mani di due connazionali che nel loro appartamento avevano allestito un giro di prostituzione

L'arrivo in Italia con la promessa di un futuro migliore, per poi cadere nel baratro della prostituzione. Due donne sono state denunciate dopo la scoperta di un bordello clandestino allestito nell'appartamento che avevano affittato.

Le indagini

Sono stati i vicini di casa a segnalare ai carabinieri un viavai sospetto da quel condominio di via San Vincenzo De Paoli. Troppi uomini e orari troppo strani per non destare sospetti. Così sono cominciati gli appostamenti e le verifiche che hanno dato la conferma: l'appartamento affittato a due donne cinesi di 55 anni era diventato una casa d'appuntamenti.

La perquisizione e la vittima

Tre delle stanze erano state allestite a puntino: letti, giochi erotici, prodotti per massaggi e profilattici. Tutti segni indiscutibili dell'attività illecita che si consumava ogni giorno tra le quattro mura. Quando i carabinieri si sono presentati alla porta all'interno hanno trovato una 40enne irregolare, anche lei cinese, che ha raccontato la sua triste storia. Prima operaia nel settore tessile, solo due giorni prima era arrivata a Padova su indicazione di due connazionali. Le avevano dato un visto turistico e la promessa di un lavoro indirizzandola dalle due donne di Pontevigodarzere, ma una volta approdata in città aveva ben presto capito quale sarebbe stato il suo destino.

carabinieri sequestro via san vincenzo de paoli-2

Le denunce

Prima di lei certamente ce ne sono state altre e per fare chiarezza sul giro di prostituzione stanno ancora indagando i carabinieri. Il sospetto è che le due tenutarie facciano parte di una più ampia organizzazione che gestisce immigrate irregolari da avviare al mestiere di escort. Le due cinesi versavano 600 euro al mese al proprietario italiano, all'oscuro di tutto. Poi trattenevano una percentuale dei guadagni illeciti, facendo pagare ai clienti da 30 a 100 euro a prestazione. Curiosamente, la tariffa variava in base alla disponibilità: più il cliente era ricco, più era alto il pagamento richiesto. Le 55enni sono state denunciate per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, sottoposto invece a sequestro l'immobile, a cui i militari hanno apposto i sigilli.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da operaia a prostituta: liberata con un blitz dalla casa d'appuntamenti delle sue aguzzine

PadovaOggi è in caricamento