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Cronaca San Giorgio in Bosco

Ristorante abusivo con i fondi pubblici: maxi sequestro dopo una truffa lunga sei anni

Una vicenda costellata di sotterfugi e irregolarità: dall'azienda per emettere fatture false e truffare Avepa, alla creazione di un ristorante abusivo. Nei guai un imprenditore dell'Alta

Maxi sequestro ai danni di un imprenditore che ha ottenuto il denaro di un bando pubblico destinato alla ristrutturazione di un agriturismo, nel quale invece ha aperto un ristorante abusivo.

La richiesta

Protagonista un imprenditore padovano, titolare di un'azienda agricola con sede a Piazzola sul Brenta, che nel 2012 ha fatto domanda ad Avepa - Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, per ottenere un contributo di 165mila euro. La motivazione ufficiale presentata per accedere al bando di concorso era la ristrutturazione di un immobile nel comune di San Giorgio in Bosco, per realizzarvi un agriturismo.

La truffa

L'illecito stava nello stratagemma adottato per dimostrare di essere un candidato perfetto per ricevere i finanziamenti. Per rispettare le tempistiche del bando, l'uomo ha dichiarato nella contabilità aziendale presentata ad Avepa una serie di fatture per un totale di 185mila euro, emesse da un'altra ditta. Peccato che non solo tale ditta fosse formalmente intestata alla moglie, ma nel concreto gestita dall'imprenditore stesso: addirittura era stata creata appositamente per l'occasione, per poter emettere le fatture false e truffare l'ente pubblico ottenendo il denaro.

I fondi concessi

All'epoca il raggiro era andato a buon fine: Avepa aveva accettato la documentazione ed erogato i 165mila euro. La truffa non si è però esaurita, tanto che l'imprenditore anzichè ristrutturare lo stabile per farne un agriturismo - come formalmente dichiarato - vi ha realizzato all'interno un ristorante, senza nessuna autorizzazione.

Il maxi sequestro

Dalla scoperta dell'attività illecita sono partite le indagini a ritroso, che hanno permesso di risalire alla falsa ditta creata 6 anni prima, portando a galla il giro di imbrogli messo in piedi dall'uomo. La guardia di finanza padovana ha curato gli accertamenti e informato la procura, che ha emesso un decreto di sequestro preventivo degli immobili in questione. Decreto attuato nei giorni scorsi, con il sequestro di un appartamento, un garage, un negozio e una pertinenza esterna, tutti appartenenti allo stesso stabile di San Giorgio in Bosco che ospitava il ristorante abusivo. Valore totale degli immobili: 172.554 euro. All'indagato è stata anche sospesa la licenza per l'attività agrituristica, per non aver rispettato i criteri imposti dalla normativa regionale.

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