Maxi sanzione all'imprenditore per irregolarità all'interno del capannone industriale
L'attività dei carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro si è svolta a Solesino all'interno di una ditta manifatturiera cinese. Al titolare sono state elevate multe per complessivi 20mila euro
Prosegue senza sosta l'attività dei carabinieri del (Nil) Nucleo Ispettorato del Lavoro tesa a scovare eventualità irregolarità sui contratti di lavoro della manovalanza. Ieri, 18 aprile i militari con l'ausilio dei colleghi della locale stazione di Solesino sono andati a far visita ai responsabili di una ditta manufatturiera del luogo. E anche in questo caso, come recentemente era accaduto a Noventa Padovana, le sorprese non sono mancate. Il servizio è stato effettuato per reprimere e prevenire il fenomeno del lavoro nero e del caporalato.
Il racconto
Gli operai identificati sono risultati regolari sul territorio nazionale, ma l'amministratore unico, di nazionalità cinese, è stato sanzionato per diversi illeciti: lavoro in nero pregresso per uno dei tre lavoratori, mancanza dei dispositivi di protezione individuale di cui sono stati trovati privi i dipendenti e mancanza di idonea formazione del personale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Oltre a queste irregolarità, la cassetta di primo soccorso presente è stata trovata priva dei presidi medici necessari. Il tutto, tra ammende e sanzioni amministrative, è costato al datore di lavoro cinese la somma di 20mila euro.