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Cronaca

Carcere di Padova sovraffollato Detenuto risarcito e pena scontata

Il giudice ha riconosciuto che un albanese, condannato anche per sfruttamento della prostituzione minorile, ha vissuto per 601 giorni in meno di 3 metri quadri: 4808 euro di risarcimento e sconto di 10 giorni

Un risarcimento di 4.808 euro e uno sconto di 10 giorni sulla pena residua di 100 che gli rimaneva da scontare. È quanto ha sentenziato il giudice di sorveglianza che, nell'applicare per la prima volta in Italia - come riporta il Corriere della Sera - il "rimedio compensativo" introdotto dal decreto legge 92 del 26 giugno sulla base delle normative europee che indicano in 3 metri quadrati per detenuto lo spazio minimo in cella sotto il quale la detenzione diventa automaticamente "trattamento disumano e degradante", ha accolto la richiesta di un detenuto albanese recluso nel carcere di Padova per una condanna a 6 anni, tra gli altri reati anche per sfruttamento della prostituzione minorile.

I CRITERI. Il carcerato avrebbe convissuto per 601 giorni in una cella con altri due detenuti, con 2,85 metri di spazio pro capite. Nel conteggio della metratura il giudice avrebbe escluso il bagno e gli arredi "fissi" come l'armadio. Criterio in dissenso dal ministero della Giustizia che avrebbe già fatto reclamo contro l’ordinanza. Il risarcimento è stato calcolato moltiplicando per 8 euro al giorno i 601 giorni di detenzione, mentre lo sconto detraendo un giorno ogni dieci dalla pena residua. Il detenuto è così tornato in libertà lo scorso 2 settembre.

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