Spara al ladro: "Paura per mia figlia". Giallo su sangue bagagliaio
Il 33enne macellaio di Legnaro ai domiciliari per aver ferito uno dei malviventi che gli stavano rubando l'auto in cortile dice di aver agito per difendere i familiari. Attesa per la decisione del gip sulla convalida dell'arresto
La paura che i ladri, entrati in casa, stessero fuggendo a bordo della sua auto con la sua piccola figlia di 21 mesi. Questo il movente che avrebbe indotto Walter O., il 33enne macellaio di Legnaro, a sparare contro i malviventi, ferendone uno, che nella notte tra domenica e lunedì ha sorpreso nel giardino della sua abitazione in via Monte Grappa mentre stavano per scappare con la sua Audi S4. Questa la versione fornita dallo stesso imputato durante l'interrogatorio col pm Orietta Canova. Come riportano i quotidiani locali, nella mattinata di mercoledì è prevista l'udienza di convalida dell'arresto ai domiciliari per il tentato omicidio. Il gip dovrà decidere se mantenere la misura cautelare o se concedergli il solo obbligo di firma.
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SANGUE NEL BAGAGLIAIO. Ancora diversi i punti oscuri della vicenda. In primis il mancato ritrovamente del cacciavite con cui, secondo la ricostruzione fornita dallo stesso macellaio, il ladro lo avrebbe minacciato per farlo scendere dall'Audi su cui lo aveva caricato per soccorrerlo e portarlo in ospedale. Ma anche il rischio preso nel rivolgere il fucile e sparare contro l'auto se, come dichiarato, all'interno temeva che vi fosse la figlioletta, col rischio che venisse ferita. Infine le tracce di sangue rinvenute nel bagagliaio, che potrebbero essere del ladro attualmente ricoverato in terapia intensiva in gravi condizioni ma stabili, o di un complice. Da chiarire se il portellone fosse aperto durante la sparatoria o, ipotesi al vaglio, se ad aprirlo magari per metterci il ferito, sia stato lo stesso macellaio.
